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Coronavirus: saloni annuali assicurati, le partite no

Non tutti gli eventi sono assicurati per un'evenienza come il coronavirus. KEYSTONE/Samuel Golay sda-ats

(Keystone-ATS) Concerti annullati all’ultimo minuto, fiere rinviate all’anno prossimo, partite di calcio senza pubblico e congressi scientifici con pochi partecipanti.

Gli organizzatori di eventi hanno vita dura ai tempi del coronavirus e il settore in Svizzera è colpito in pieno dagli effetti dell’epidemia.

Gli annullamenti e i cambi di calendario si susseguono: il salone delle microtecniche Siams, che si sarebbe dovuto tenere a Moutier (BE) dal 21 al 24 di aprile, è stato rinviato in autunno. Il Festival del film di Locarno ha annullato la manifestazione “L’immagine e la parola” prevista il 28 e 29 marzo, e pure la notte dei musei di Berna, in programma per il 20 di questo mese, è stata cancellata.

Questi annullamenti – che come ormai noto riguardano anche il Salone internazionale dell’auto a Ginevra – hanno fino ad ora provocato costi per 150 milioni di franchi, secondo stime fornite dall’organizzazione di settore Expo Event.

Gli organizzatori hanno la possibilità di assicurarsi per casi come questi. Bisogna però stipulare una polizza singola per ogni edizione di un evento. Una volta che – ad esempio – un’epidemia è nota, non è più possibile assicurarsi, ha spiegato Sylvain Zuber, membro della direzione di Kessler, società specializzata nella gestione dei rischi.

Manifestazioni con eventi ricorrenti, come i campionati sportivi o rappresentazioni culturali regolari, non sono però assicurabili contro un rischio di pandemia. Le partite di calcio e hockey su ghiaccio si svolgono praticamente ogni settimana ed è pertanto impossibile assicurarle in questo senso.

Rimborso ai clienti

Dal punto di vista dei clienti, su Ticketcorner la “protezione dei biglietti”, che può essere scelta opzionalmente a pagamento, si applica solo se si è impossibilitati ad assistere a un avvenimento, che sia per malattia, incidente o problemi coi trasporti pubblici. La decisione finale spetta però all’organizzatore, si legge in un recente articolo della “NZZ”.

Il KKL di Lucerna, che continua la vendita di biglietti per eventi futuri, evidenzia che non è possibile chiedere un rimborso solo per la paura di venire contaminati. In compenso, continua il quotidiano zurighese, lo Schauspielhaus di Zurigo rimborsa i clienti spaventati con un credito per una rappresentazione futura.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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