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Credit Suisse: dopo Thiam, in partenza anche capo comunicazione

Adam Gishen, in piedi, e il CEO dimissionario di Credit Suisse, Tidjane Thiam. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) Con la partenza del CEO Tidjane Thiam alla fine di questa settimana, anche il responsabile delle relazioni con i clienti e la comunicazione di Credit Suisse, Adam Gishen, potrebbe lasciare la banca.

Lo scrive oggi il “Tages-Anzeiger” sulla base di fonti interne all’istituto. Credit Suisse non ha voluto commentare l’indiscrezione secondo la quale giovedì, giorno della presentazione dei conti 2019, potrebbe avere luogo l’ultima apparizione pubblica di Gishen, considerato vicino alla cerchia di potere del manager franco-ivoriano.

La vicenda dei pedinamenti, di cui Thiam non avrebbe saputo nulla come ha sempre affermato, è costata il posto già a un altro manager vicino a lui, il direttore operativo (COO) Pierre-Olivier Bouée.

Il 7 febbraio scorso Thiam ha annunciato le sue dimissioni per il 14 di febbraio dopo mesi di rivelazioni sullo scandalo dei pedinamenti. Verrà sostituito da Thomas Gottstein, da 30 anni attivo nel ramo, gli ultimi 20 presso Credit Suisse.

A travolgere Thiam è stata la vicenda relativa alla sorveglianza di due manager, il responsabile della gestione patrimoniale Iqbal Khan e l’ex capo del personale Peter Goerke. A partire da settembre 2019 erano partite rivelazioni giornalistiche che hanno descritto sempre più in dettaglio un quadro dei piani alti della banca fatto di lotte di potere, di una cultura della diffidenza e di metodi di lavoro che aveva sollevato parecchi dubbi.

Un’inchiesta penale è in corso e sulla vicenda indaga anche l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma), che vuole stabilire il ruolo avuto dagli organi interni e che potrebbe anche allontanare direttori e membri del consiglio di amministrazione se dovesse trovare manchevolezze.

Frattanto, però, il più grande azionista di Credit Suisse, la società di investimento americana Harris Associates è tornata a sparare sul presidente del consiglio di amministrazione della banca, Urs Rohner chiedendone le dimissioni, poiché giudicato non all’altezza. Se Rohner se ne andasse, darebbe al nuovo presidente della direzione Thomas Gottstein l’opportunità di un “vero nuovo inizio”, aveva indicato la società all’agenzia Bloomberg.

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