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Danske Bank ammette carenze controlli in caso riciclaggio

Danske Bank, la maggiore banca danese, ammette "una serie di gravi carenze nei sistemi di governance e controllo", rilevate in un rapporto interno sulle accuse di riciclaggio di denaro che ha portato alle dimissioni del CEO Thomas Borgen. KEYSTONE/EPA/VALDA KALNINA sda-ats

(Keystone-ATS) Danske Bank ammette “una serie di gravi carenze nei sistemi di governance e controllo della banca”. È quanto emerge da un rapporto interno sulle accuse di riciclaggio di denaro che ha portato alle dimissioni dell’amministratore delegato Thomas Borgen.

Il caso riguarda l’attività di una filiale estone di Danske Bank in cui sarebbero transitati flussi di denaro sporco e che vedrebbe coinvolti, tra gli altri, anche famigliari del presidente russo Vladimir Putin.

Nel rapporto si ammette che “la stragrande maggioranza” delle transazioni era considerata “sospetta”. Il presidente del gruppo di vigilanza finanziaria estone Finantsinspektsioon, Kilvar Kessler, ha affermato che l’audit ha fornito “prove evidenti delle ampie carenze che esistevano nella banca”.

Il caso ha sollevato ulteriori dubbi sulle pratiche bancarie nei paesi baltici alla luce della crescente presenza di clienti “non residenti”, soprattutto quelli russi come nel caso della filiale estone di Danske Bank.

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