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Detective assicurazioni: ex segretario PS si smarca, sì a controlli

Non è il caso di lasciare il campo libero agli scansafatiche, secondo Strahm. KEYSTONE/LUKAS LEHMANN sda-ats

(Keystone-ATS) Le frodi nell’ambito dell’AI o degli infortuni minano la fiducia che il cittadino ha nei confronti delle assicurazioni sociali: ne è convinto l’ex mister prezzi ed ex segretario centrale del PS svizzero Rudolf Strahm.

Il 74enne si smarca dalla posizione del suo partito proprio nel giorno in cui i socialisti hanno deciso di sostenere il referendum contro i detective delle assicurazioni.

In un fondo pubblicato oggi da Tages-Anzeiger e Der Bund, Strahm parla di “polemiche oltre misura” quando si confrontano le misure previste dalla nuova legge con i metodi della Stasi dell’ex Germania comunista o quando si sostiene – come fatto peraltro oggi in un comunicato del PS dalla vicepresidente Barbara Gysi – che gli assicurati saranno controllati più dei terroristi.

Per Strahm – incaricato federale alla sorveglianza dei prezzi fra il 2004 e il 2008 – si può creare fiducia nelle assicurazioni sociali solo se si dichiara guerra agli abusi. “In alcuni quartieri e in certe aziende sussiste parecchio scetticismo nei confronti degli scansafatiche e dei colleghi che spingono il sistema sociale ai suoi limiti”, osserva l’ex consigliere nazionale bernese (1991-2004). “Questa realtà non è purtroppo nota a giovani politici che, per citare Helmut Hubacher (presidente del PS dal 1975 al 1990, ndr), passano direttamente dalle aule universitarie alla sala plenaria del parlamento”.

“Durante la Guerra fredda sono stato schedato decine di volte dalla Polizia federale e conosco il valore della protezione della personalità”, sostiene quello che è stato il segretario del PS dal 1978 al 1985 e che in seguito si è profilato sull’ala destra del partito. “Ma per quanto riguarda i controlli statali fortemente regolamentati per far fronte agli abusi non è in discussione il singolo caso: in gioco vi è la fiducia del cittadino nelle assicurazioni sociali”.

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