Finma chiude due procedimenti contro Credit Suisse
(Keystone-ATS) L’Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari (Finma) ha concluso due procedimenti di esame approfondito (“enforcement”) nei confronti di Credit Suisse e ha rilevato lacune nella lotta contro il riciclaggio di denaro.
Nel primo caso, secondo un comunicato odierno della Finma, il “comportamento scorretto” del numero due bancario elvetico è correlato a presunti casi di corruzione concernenti la Federazione internazionale di calcio FIFA nonché i gruppi petroliferi brasiliano Petrobras e venezuelano PDVS.
Il secondo caso riguarda un’importante relazione d’affari che la banca ha intrattenuto con una persona politicamente esposta (PEP), la cui identità non è stata rivelata nel comunicato.
L’autorità di vigilanza sottolinea che dal 2015 Credit Suisse ha adottato diverse misure per rafforzare la propria conformità fiscale (“compliance”) e la lotta contro il riciclaggio di denaro. Malgrado i miglioramenti “alcuni dei quali sostanziali”, ordina ulteriori misure supplementari al fine “di ripristinare la situazione conforme” e nominerà un incaricato che ne esaminerà l’attuazione.
In un comunicato distinto, Credit Suisse prende atto dell’annuncio e riconosce la disposizione della Finma. La banca sottolinea anche che i procedimenti non hanno comportato multe, restituzioni di utili o limitazioni di attività commerciali.