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Forum Davos: Gurria evasione fisco fatto politico. Attenti a Usa

Il presidente dell'Ocse Angel Gurria parla al WEF. KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) L’evasione fiscale delle grandi multinazionali è un tema politico, perché crea malcontento nelle persone. A dirlo è il presidente dell’Ocse Angel Gurria che, senza troppi giri di parole, punta il dito anche contro gli Usa e in particolare il Delaware.

Il piccolo Stato americano è noto al mondo per il basso livello di tassazione.

”Bisogna fare grande attenzione alla riforma fiscale degli Usa (promessa dal presidente entrante Trump, ndr). Non riguarda solo gli Usa, ma anche gli altri e potrebbe avere grandi conseguenze”.

Gurria traccia un quadro complesso. Punta l’indice contro le grandi multinazionali, che non pagano le tasse in Europa. Spiega le difficoltà degli Usa a toccare la tassazione del Delaware, parla della Brexit. ”Il principio da applicare è facile – dice – le tasse si devono pagare dove si produce reddito”.

Negli Usa – rivela – ”ho parlato del problema del Delaware anche con Obama, ma il problema risulta complicato dalla legislazione e anche dalle posizioni del congresso. Ma non si può predicare bene e razzolare male”.

Un passo chiave per comprendere il fenomeno dell”’erosione degli utili” delle multinazionali (“Apple paga lo 0,05 su guadagni fatti in alcuni Paesi”) è politico. “La gente è delusa, in Italia e in Colombia lo dimostrano i risultati del referendum – ha detto -. Se la gente percepisce che le tasse non vengono raccolte da parte dei governi e che le multinazionali non le pagano non è solo un tema economico economico, non è solo un tema etico, non è solo un fatto morale. È una questiona politica con grandi conseguenze”.

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