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Francia: finita inchiesta su attentati Parigi del 13 novembre 2015

È giunta a compimento l'inchiesta sugli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, rivendicati dall'Isis e che causarono 130 morti. Il processo dovrebbe celebrarsi tra non prima di un anno. Sono 14 le persone in attesa di giudizio. KEYSTONE/AP Reuters Pool/BENOIT TESSIER sda-ats

(Keystone-ATS) È giunta a compimento l’inchiesta sugli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi. Lo annunciano i magistrati a quattro anni dai devastanti attacchi rivendicati dall’Isis che causarono 130 morti. Il processo dovrebbe celebrarsi a Parigi comunque non prima di un anno.

Sono in totale quattordici, di cui 11 in detenzione provvisoria, le persone indagate nell’inchiesta, in attesa di giudizio. Tra questi, Salah Abdeslam, l’unico superstite ancora in vita dei tre commando jihadisti che in quella sera di novembre insanguinarono Parigi, attualmente incarcerato nel penitenziario di Fleury-Mérogis, nel sud della capitale. Altri cinque sospetti, di cui alcuni dati per morti in Siria o in Iraq, come i fratelli Clain, sono oggetto di mandato d’arresto.

Il 13 novembre 2015, nove uomini scatenarono un attacco multiplo tra lo Stade de France di Saint-Denis, dove era in corso la partita Francia-Germania, diversi bar e ristoranti del centro di Parigi e la sala concerti del Bataclan, causando la morte di 130 persone e oltre 350 feriti. Tra i più sanguinari attentati jihadisti mai perpetrati in Europa.

Secondo fonti giudiziarie, i magistrati dell’antiterrorismo francese hanno anche concluso le indagini sull’attentato sventato a bordo del treno Thalys Amsterdam-Parigi.

Pochi mesi prima dell’attentato del 13 novembre 2015, il 21 agosto dello stesso anno, il ventiseienne marocchino Ayub El Khazzani aprì il fuoco a bordo del treno ad alta velocità Amsterdam-Parigi, seguendo le istruzioni di Abdelhamid Abaaoud, il coordinatore della cellula Isis che colpì la Francia ed il Belgio tra il 2015 e il 2016. Due passeggeri vennero feriti, ma l’attentatore venne bloccato da due militari americani in ferie, il cui gesto eroico ha evitato una probabile carneficina.

Insieme ad El Khazzani, quattro altre persone sono indagate nell’inchiesta francese, tra cui Bilal Chatra e Reduane Sebbar. Ancora da definire la data del processo.

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