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Gb: il leader dell’Ukip Bolton espulso dal partito

Henry Bolton espoulso dall'UKIP KEYSTONE/AP PA/BEN BIRCHALL sda-ats

(Keystone-ATS) Henry Bolton non è più il leader dell’Ukip. I messaggi razzisti dell’ex partner, Jo Marney, contro Meghan Markle, promessa sposa del principe Harry, gli sono costati la poltrona che occupava da meno di sei mesi come leader del partito britannico euroscettico.

E a salvarlo, non è bastato nemmeno il fatto di aver ‘scaricato’ la partner, di 30 anni più giovane.

Dopo il voto di sfiducia all’unanimità del comitato nazionale dell’Ukip, oggi il 63 per cento degli iscritti al partito ha votato a favore della destituzione di Bolton. La decisione è stata presa in seguito a un riunione di emergenza del congresso del partito a Birmingham. Il partito dovrà ora annunciare un leader ad interim mentre le elezioni per il nuovo leader si terranno entro 90 giorni.

Lo scandalo che ha travolto Bolton, 54 anni, è scoppiato dopo alcuni messaggi privati, inviati dalla Marney a un amico, nei quali l’ex modella ha bollato la Markle come “un’afroamericana” che “macchierà” la casa regnante con il “suo seme”. Come se non bastasse nei messaggi, scritti a novembre, tre settimane prima d’iniziare la liaison con Bolton, Marney ha definito Markle “una donna dai facili costumi”, oltre che “dal cervello piccolo”.

Per salvare il salvabile, l’ex ormai leader dell’Ukip aveva scaricato la modella, dicendosi “scioccato e sconvolto” dalla scoperta di quelle offese, ma precisando a scanso di equivoci di non volersi dimettere – “per il bene del partito”. Dopo la decisione del congresso di estrometterlo, Bolton ha detto “che non ha chiuso con la politica”. “Ho parlato con il mio team e ci siamo scambiati opinioni sulle diverse opzioni. Continueremo a farlo anche nei prossimi giorni”, ha detto a SkyNews. Bolton era il terzo leader dello United Kingdom Independence Party eletto dopo le dimissioni di Nigel Farage all’indomani della vittoria nel referendum sulla Brexit del giugno 2016

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