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Germania: imam rifiuta stretta di mano a maestra, è polemica

(Keystone-ATS) Un imam berlinese nega una stretta di mano alla maestra del figlio basando il proprio rifiuto su “motivi religiosi”. Ma la maestra non ci sta e accusa l’uomo di misoginia.

L’imam controreplica accusando la donna di discriminazione xenofoba e di violazione della propria dignità religiosa.

Il fatto, che ha scatenato la polemica sui social media in una città che fa del rispetto delle differenze religiose una bandiera, avviene in una scuola privata di Pankow, il quartiere che ospitava la capitale della DDR. La maestra aveva convocato l’imam per un colloquio sul comportamento del figlio, particolarmente discolo a scuola. L’imam Kerim Ucar è uno sciita devoto, proviene dalla Turchia orientale e si è formato a Qom in Iram e all facoltà teologica di Najaf, in Iraq. Quando egli entra nella classe, la maestra gli porge la mano per presentarlo, ma quello fa finta di non vedere; e quando l’insegnante gli ricorda che in Germania ci si stringe la mano per salutarsi, l’uomo le dice che la sua religione non glielo permette, e la saluta all’islamica, mettendo la propria mano sul cuore, sottolineando che in quella maniera la salutava con il massimo rispetto.

La maestra non la pensava allo stesso modo, e per tutta risposta ha iniziato a urlare, dichiarando concluso il colloquio. L’imam ha quindi deciso di ritirare il figlio dalla scuola di Pankow, annunciando una causa giudiziaria cui l’insegnante reagirà con un’altra citazione in giudizio.

In aprile aveva fatto molto scalpore la vicenda di due fratelli musulmani allievi della scuola secondaria di Therwil (BL) che si erano rifiutati di stringere la mano alla maestra per motivi religiosi. La direzione dell’educazione di Basilea campagna ha comunicato in maggio che questo diniego è inammissibile.

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