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Gerusalemme: fonti Casa Bianca, Muro parte di Israele

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha visitato il Muro del pianto lo scorso 22 maggio. KEYSTONE/AP/EVAN VUCCI sda-ats

(Keystone-ATS) La Casa Bianca manda segnali per far sapere che vede il Muro occidentale di Gerusalemme (il Muro del pianto) come parte di Israele, alla vigilia della visita del vicepresidente degli Usa Mike Pence nella regione.

Benché precisino che i confini definitivi della città santa debbano essere definiti dai negoziati israelo-palestinesi, i dirigenti della Casa Bianca contattati dall’agenzia di stampa statunitense Ap escludono fondamentalmente qualsiasi scenario che non mantenga il controllo di Israele sui luoghi sacri dell’ebraismo.

La questione è delicata perché il Muro del pianto è oltre i confini di Israele prima del 1967 ed è a ridosso di alcuni dei più venerati siti sacri islamici del mondo. “Non possiamo immaginare alcuna situazione in cui il Muro occidentale non sarà parte di Israele. Ma, come ha detto il presidente, i confini specifici della sovranità di Israele faranno parte dell’accordo finale sullo status”, ha osservato un alto dirigente dell’amministrazione.

“Non possiamo immaginare che Israele firmi un accordo di pace che non includa il Muro occidentale”, ha aggiunto un altro dirigente. Dichiarazioni che rischiano di infiammare ulteriormente le proteste dei palestinesi e di altri credenti islamici dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele.

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