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Haddad esclude indulto per Lula se è eletto

Fernando Haddad, del Partito dei Lavoratori brasiliano, ha escluso che se risultasse eletto presidente concederebbe la grazia all'ex presidente Luis Inacio Lula da Silva, anzitutto per richiesta stessa di Lula, "il primo a dire che non vuole nessun favore", ha spiegato. KEYSTONE/EPA EFE/MARCELO SAYAO sda-ats

(Keystone-ATS) Fernando Haddad, candidato alla presidenza del Partito dei Lavoratori brasiliano, ha escluso che se risultasse eletto concederebbe un indulto al suo mentore politico, l’ex presidente Luis Inacio Lula da Silva, che da aprile sconta una pena di 12 anni per corruzione.

In un’intervista radiofonica, Haddad ha detto chiaramente che non intende ricorrere all’indulto se fosse eletto presidente, anzitutto per richiesta stessa di Lula. “Lui è il primo a dire che non vuole nessun favore, che quello che vuole è che la giustizia riconosca il suo errore”, ha spiegato.

Legalmente, in Brasile il capo dello Stato può concedere indulti a cittadini che sono stati condannati dalla giustizia, ma questa misura, sebbene rende possibile la scarcerazione, non cambia il verdetto di colpevolezza nei confronti del condannato. Lula insiste che è la vittima innocente di una persecuzione da parte della giustizia del suo paese.

Haddad, che si è riunito ieri con Lula nel carcere di Curitiba dove è rinchiuso dallo scorso aprile, ha detto che comunque, se risultasse eletto, l’ex presidente resterebbe un suo importante consigliere politico, e che continua a credere che l’ingiustizia che ha sofferto sarà sanata dalla giustizia brasiliana.

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