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In Russia nasce ‘IunArmia’, l’esercito dei piccoli

Il ministro della difesa russo Serghiei Shoigu (a destra) e il presidente Vladimir Putin (a sinistra). Keystone/AP POOL SPUTNIK KREMLIN/MIKHAIL KLIMENTYEV sda-ats

(Keystone-ATS) In Russia è nata “IunArmia”, un’organizzazione militare-patriottica per giovanissimi e adolescenti: una sorta di “esercito dei più piccoli” voluto dal ministro della difesa, Serghiei Shoigu, e che ricorda il Komsomol di sovietica memoria.

Certo, una differenza c’è: ai tempi dell’Urss era obbligatorio far parte delle organizzazioni giovanili del partito comunista. Così come lo era appartenere alla Hitler-Jugend nella Germania nazista, e ai balilla e agli avanguardisti nell’Italia fascista.

Nella ‘IunArmia’ – acronimo formato dalle parole Iunost, gioventù, e Armia, esercito – invece ci saranno dei “piccoli volontari”, anche se, trattandosi di ragazzini, è probabile che la volontà sia prima di tutto dei genitori e degli insegnanti.

Per il momento si sono già iscritti all’organizzazione 12.000 minorenni, e le autorità puntano ad arrivare a quota 20.000 entro fine anno. I ragazzini vestiranno una divisa rossa con pantaloni beige e basco rosso (il completo è già in vendita per l’equivalente di 280 franchi).

“La IunArmia ha già raggiunto dimensioni imponenti, ha divisioni in 76 regioni della Russia e il loro numero cresce di giorno in giorno”, ha dichiarato oggi il ministro Shoigu, evidentemente soddisfatto dai primi passi della sua creatura.

Lo scopo, ufficialmente, è quello di “suscitare l’interesse dei più giovani verso la geografia e la storia della Russia e verso i suoi popoli, eroi, straordinari scienziati e condottieri”. Ma il carattere militare sembra preponderante.

Il capo di Stato maggiore della IunArmia, il 32enne campione olimpico di bob Dmitri Trunenkov, ha fatto infatti sapere che i ragazzini saranno suddivisi “in vari distaccamenti, cioè giovani carristi, giovani paracadutisti, giovani aviatori”. L’organizzazione collaborerà anche con la Società geografica russa “e questo presuppone spedizioni storico-militari e di ricerca”, ha spiegato Trunenkov.

Mentre la televisione di Stato russa celebra l’evento come è solita fare con tutto ciò che riguarda le iniziative delle autorità di Mosca, in Russia c’è anche chi ha accolto con sdegno la nascita della IunArmia.

Tra questi Valentina Melnikova, a capo del Comitato “Madri dei soldati”, un’organizzazione che difende i diritti dei militari di leva e che in passato ha denunciato la presenza (sempre negata dal Cremlino) di soldati russi nel sud-est ucraino. “Pensiamo che ogni tentativo di militarizzare i minorenni sia un delitto e una violazione della legge sui diritti dei minori”, ha denunciato Melnikova, definendo l’iniziativa del ministro Shoigu “un tentativo insensato di tornare all’ideologia sovietica”.

Ma la Russia del presidente Vladimir Putin sembra sempre più orientata al militarismo e impegnata ad inculcare nei giovani valori patriottici attraverso una lettura idealizzata della storia del Paese più vasto del mondo.

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