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India: raid aereo contro ribelli Kashmir in Pakistan

Un soldato pachistano sulla linea di confine del Kashmir. Keystone/EPA/AMIRUDDIN MUGHAL sda-ats

(Keystone-ATS) L’India ha lanciato un raid aereo contro ribelli islamici del Kashmir in territorio pachistano in risposta all’attentato suicida del 14 febbraio scorso, costato la vita a 46 soldati indiani.

Da parte indiana si parla di un “un gran numero” di militanti uccisi, da parte pakistana si afferma invece che non ci sono state vittime né danni.

L’attentato era stato rivendicato dai terroristi irredentisti islamici di Jaish-e-Mohammad (JeM, l’Esercito di Maometto).

“L’attacco aereo che abbiamo lanciato questa mattina a Balakot ha distrutto il più grande campo di addestramento del gruppo terroristico di Jaish-E-Mohammed, l’esercito di Maometto” sul territorio pakistano, ma non è un atto di guerra”, ha detto a New Delhi il sottosegretario agli Esteri Vijay Gokhale in una conferenza stampa.

Poco prima dell’alba, 12 jet dell’aviazione militare indiana hanno condotto un raid sganciando bombe su alcune località oltre la linea di controllo nel territorio del Kashmir amministrato dal Pakistan: “Nel raid abbiamo ucciso un gran numero di militanti, istruttori e comandanti, tutti appartenenti al gruppo terroristico responsabile dell’attacco del 14 febbraio che ha portato alla morte di quaranta militari indiani”, ha detto ancora Vijay.

Smentita pachistana

Islamabad ha successivamente smentito le affermazioni fatte da New Delhi. Il responsabile delle comunicazioni dell’Esercito pachistano, il maggiore generale Asif Ghafoor, ha scritto su Twitter: “Le forze aeree indiane questa mattina hanno violato la linea di controllo e sono penetrate nel territorio aereo pachistano. L’aviazione pachistana è entrata subito in allarme, pronta a reagire. Gli aerei indiani sono immediatamente rientrati. Non ci sono state perdite di vite umane né danni”.

L’agenzia di stampa indiana PTI scrive che il ministro degli Esteri pachistano ha convocato una riunione di sicurezza di emergenza, al termine della quale avrà un incontro col premier pachistano Imran Khan.

Mentre in India tutti gli esponenti politici si congratulano con il premier Modi per il colpo messo a segno questa mattina, stando a quanto riporta ancora l’agenzia PTI i media pachistani accreditano in queste ore la versione secondo la quale il governo indiano avrebbe messo in scena un’intrusione simbolica sulla spinta delle pressioni interne a reagire all’attacco terroristico del 14 febbraio scorso a Pulwana.

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