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Iran: Rohani a Usa, se slogan vi disturbano fermate ostilità

Il presidente iraniano Hassan Rohani (foto d'archivio). KEYSTONE/AP/EBRAHIM NOROOZI sda-ats

(Keystone-ATS) “Vi innervosiscono gli slogan del popolo iraniano? Smettetela con le vostre politiche ostili”. Lo ha detto ieri sera in tv il presidente iraniano Hassan Rohani rispondendo al discorso di Trump legato all’accordo sul nucleare.

La nostra nazione ha sempre rispettato il popolo americano e continuerà a farlo – ha aggiunto – ma non ha mai accettato le sue politiche aggressive e non le accetterà ora. Gli slogan del popolo iraniano – ha concluso con riferimento a quelli contro gli Usa scanditi in molte manifestazioni organizzate – non sono contro il Paese e il popolo statunitense”.

Il presidente Trump “dice di volere aggiungere qualche nota all’accordo sul nucleare con l’aiuto del Congresso, ma non sa che nessun articolo, nota o paragrafo può essere aggiunto a quel testo”, ha continuato Rohani.

“L’accordo sul nucleare iraniano è più forte di quanto Trump pensasse durante la sua campagna presidenziale”, ha sottolineato il presidente dell’Iran, aggiungendo che “il popolo iraniano non si inginocchierà davanti ad alcun potere”. “Ora gli Usa sono più soli che mai in merito all’accordo sul nucleare, più soli che mai nei loro complotti contro l’Iran”.

Rohani ha anche retoricamente chiesto, rispondendo alle accuse di Trump: “sono forse le Guardie della rivoluzione corrotte o sono le forze e i governi armati che interferiscono negli affari altrui? È forse una dittatura il nostro governo, basato sul voto del popolo, o lo sono quelli sostenuti dagli Usa, ma ancora retti – ha aggiunto con riferimento ad alcune potenze del Golfo – su un sistema tribale e senza elezioni?”.

Da parte sua Trump, ieri sera prima di partire per Beltsville, ha aggiunto: “Vedremo cosa succede con l’Iran, siamo molto scontenti con l’Iran, non ci hanno trattato con quel rispetto con cui avrebbero dovuto trattarci”. “Avrebbero dovuto ringraziare Barack Obama per aver fatto quel genere di accordo”, ha aggiunto. “Erano finiti, erano economicamente finiti. Lui ha iniettato da 100 a 150 miliardi di dollari nella loro economia, ha dato loro 1,7 miliardi di dollari cash”, ha proseguito, ribadendo sarcasticamente che non hanno ringraziato il suo predecessore.

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