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Iraq: Peshmerga e iracheni verso Mosul, Isis contro Yazidi

Truppe dei Peshmerga curdi Keystone/EPA/AMEL PAIN sda-ats

(Keystone-ATS) A otto giorni dall’inizio della massiccia offensiva curdo-irachena per riconquistare la ‘capitale’ dell’Isis in Iraq, Mosul, Peshmerga curdi e Forze speciali irachene avanzano senza sosta.

La tattica però che orienta l’attacco è cambiata: le città e i villaggi in mano ai jihadisti vengono circondate, viene tagliata la linea di rifornimento e rinforzo.

I caccia della Coalizione, gli elicotteri e l’artiglieria fanno il resto. Si aprono varchi verso Mosul, si costruiscono basi sempre più grandi nel mezzo del deserto.

Oggi le truppe irachene hanno assunto il pieno controllo di Hamdaniya e ora marciano verso Bazaiya. I Peshmerga sono invece concentrati su Bashiqa, completamente circondata grazie alle azioni militari delle ultime 24 ore, e avanzano sui villaggi circostanti. Cercano, politicamente, anche di frenare l’interventismo di Ankara, che ieri ha fatto sputare fuoco alla sua artiglieria e ai suoi tank dislocati nell’area. Ma da Erbil e da Baghdad sono secche le smentite su una loro richiesta di intervento alla Turchia.

L’Isis ha messo in campo una strategia diversiva con attacchi lontano dal fronte. Oggi i jihadisti hanno tentato l’assalto a Sinjar, l’enclave yazida al confine con la Siria, ma sono stati respinti. Almeno 15 i miliziani uccisi. In otto giorni di offensiva su Mosul sono 772 i morti tra le file delle forze di Abu Bakr al Baghdadi.

A Kirkuk, le forze di sicurezza irachene hanno catturato l”emiro’ jihadista Abu Islam al-Ansarai, considerato la ‘mente’ del sanguinoso assalto di venerdì scorso. Il bilancio ufficiale parla di 76 miliziani morti e “decine di civili uccisi”. Ancora imprecisato il numero.

Nel blitz a Kirkuk sono stati arrestati altri 10 miliziani, accusati di aver partecipato all’attacco o di aver fornito supporto logistico. Il ‘battaglione’ jihadista – che si ritiene fosse composto di almeno 100 miliziani – ha lanciato l’attacco da Hawija – riferiscono all’ANSA fonti qualificate – la ‘Falluja’ jihadista 140 km a sud di Erbil.

E Hawija, che nel 2014 contava 200.000 abitanti, è la nuova Mosul: migliaia i civili ostaggio dell’Isis, con i comandi militari che chiedono a gran voce un’offensiva per eliminare questa spina nel fianco delle forze della Coalizione.

Nel 2003 era considerata l’area più pericolosa dell’Iraq. Oggi è tornata a esserlo.

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