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Italia: tiene accordo M5s-Lega, Casellati e Fico a Senato e Camera

Maria Elisabetta Alberti Casellati, prima donna a presidere il Senato italiano, con l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. KEYSTONE/AP ANSA/ALESSANDRO DI MEO sda-ats

(Keystone-ATS) Il Senato e la Camera italiani hanno i loro nuovi presidenti, rispettivamente Elisabetta Casellati di Fi e Roberto Fico del M5s, eletti con un accordo che ha coinvolto tutto il centrodestra e i pentastellati.

L’intesa raggiunta al mattino è stata l’ultimo colpo di scena dopo quelli delle precedenti 12 ore. L’intesa per le presidenze, hanno detto i protagonisti, non è il prodromo alla nascita del governo, ma Matteo Salvini e Luigi Di Maio si sono mossi in tale sintonia da dare l’idea di poter far seguire anche una nuova partita per l’esecutivo.

I due nuovi presidenti sono personalità agli antipodi: esponente dell’ala movimentista di M5s Fico, nelle istituzioni sin dal 1994 la Casellati, prima donna a essere eletta presidente del Senato. L’inedita coppia è emersa dopo un duro braccio di ferro tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, tra i quali venerdì sera sembrava si fosse consumata la rottura, dopo il veto di M5s sulla candidatura di Paolo Romani al Senato e il lancio di quella di Anna Maria Bernini da parte di Salvini.

Non è mancata suspense: alla Camera i deputati di Fi hanno votato solo alla seconda. Alla fine Fico ha ottenuto 422 voti rispetto ai 480 di cui dispongono M5s, Lega, Fi e Fdi. Casellati ha incassato 240 voti facendo il pieno di quelli potenziali.

Nei discorsi di insediamento Fico ha rilanciato la battaglia sul “taglio dei costi della politica”, mentre Casellati ha detto di volere “condividere con tutte le donne l’onore e la responsabilità”.

Il Pd si è presentato con due propri candidati, Roberto Giachetti alla Camera e Valeria Fedeli al Senato, che hanno ottenuto tutti i voti dei gruppi Dem (102 a Montecitorio e 54 a Palazzo Madama). Un indice di unitarietà dopo le tensioni dei giorni precedenti tra renziani e altre componenti.

Nel pomeriggio il premier Paolo Gentiloni è salito al Quirinale per rassegnare le dimissioni, come è prassi a inizio legislatura. Rimarrà in carica per gli affari correnti. Le consultazioni del presidente Sergio Mattarella per la formazione di una maggioranza parlamentare e di un nuovo governo inizieranno dopo Pasqua, probabilmente martedì 3 aprile.

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