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Materiale bellico: calano ancora le esportazioni svizzere

Fucili d'assalto dell'esercito svizzero KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) La Svizzera ha esportato materiale bellico per un valore di 166,6 milioni di franchi nel primo semestre 2017, il 25% in meno rispetto a un anno prima.

Il più grande importatore rimane la Germania, che ha acquistato armi svizzere per circa 42,2 milioni di franchi (+3), secondo quanto emerge dalle cifre pubblicate oggi dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Il Sudafrica si piazza al secondo posto con 25,4 milioni, seguito dal Brasile (20 milioni) e dagli Stati Uniti (14 milioni).

Le vendite al Pakistan sono fortemente diminuite rispetto al primo semestre 2016, passando da 25 milioni di franchi a circa 1,6 milioni. A ridursi sono state anche le esportazioni verso l’India, da 30,3 a 7,3 milioni.

In Arabia saudita la Svizzera ha esportato materiale bellico per 2,3 milioni. Negli scorsi anni la fornitura di armi a questo paese aveva suscitato polemiche per il coinvolgimento di Riad nel conflitto yemenita.

Germania a parte, i più grandi clienti in Europa sono stati la Norvegia (6,5 milioni), la Francia (5,9), la Svezia (5,7), la Danimarca (4,5) e l’Estonia (4,3). Mentre nel Vicino e Medio Oriente la Svizzera ha venduto materiale bellico per circa 5,5 milioni di franchi.

Il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSoA) si rallegra – in una reazione alle cifre pubblicate oggi dalla SECO – del calo del volume delle esportazioni, ma critica l’aumento delle vendite in “regioni instabili”. In Brasile si susseguono attualmente gli scandali di corruzione e anche in Estonia la situazione è molto tesa con la Russia.

“Fornire materiale bellico in zone di conflitto è pericolosissimo”, afferma la segretaria Judith Schmid, citata nella nota. Immaginare che l’armamento possa portare ad appianare una situazione di tensione è assurdo, aggiunge.

14esimo rango a livello mondiale

Nel bilancio semestrale della SECO non è indicato che tipo di equipaggiamenti sia stato consegnato ai singoli Stati. Secondo il rapporto pubblicato in febbraio dall’Istituto interazione di ricerche sulla pace di Stoccolma (Sipri) la Svizzera si piazza al 14esimo rango tra i più grandi esportatori di armi.

D’altro canto, lo scorso anno le aziende elvetiche hanno esportato così poco materiale bellico come non accadeva dal 2006. Le vendite si sono ridotte di circa l’8% rispetto al 2015.

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