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MPC: Lauber difende incontri con Infantino

Il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) Il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber vuole rimanere a capo dell’autorità federale ed è convinto di aver agito e informato con trasparenza in merito agli incontri con Gianni Infantino, presidente della Federazione internazionale di calcio (Fifa).

“Non ho paura per il mio lavoro”, ha indicato oggi in conferenza stampa Lauber, annunciando di volersi ripresentare in vista della rielezione per il periodo 2020-2023. Il procuratore federale, in carica dal 2012, si è intrattenuto con i media dopo aver informato l’autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) e gli organi competenti dell’Assemblea federale.

Lauber ha difeso il suo operato anche per quanto riguarda la sospensione di Olivier Thormann, procuratore capo responsabile per le indagini sui reati economici (WiKri) presso l’MPC. Non vi è alcun legame tra la sospensione di quest’ultimo e i due incontri con Infantino, ha aggiunto Lauber.

Dopo l’archiviazione del procedimento penale annunciato la scorsa settimana, Thormann ha deciso di lasciare il suo posto in seno alla Procura federale. Lauber, che si rammarica della partenza, non ha però voluto commentare ulteriormente il caso, limitandosi a dire che procedura penale e regole legate al lavoro sono due cose distinte.

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