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Pedofilia: Cile; spunta lettera critiche a cardinal Ezzati

Il vescovo Alejandro Goic Karmelic (a sinistra) aveva messo in guardia sulla mancanza di trasparenza sui casi di pedofilia da parte del clero in Cile. KEYSTONE/AP ATON CHILE/JORGE LOYOLA sda-ats

(Keystone-ATS) Nell’ambito dell’inchiesta sulla pedofilia del clero in Cile è emersa una lettera del 2013 del vescovo emerito Alejandro Goic all’arcivescovo di Santiago Ricardo Ezzati, criticato per mancanza di trasparenza.

La missiva fa parte dei documenti sequestrati dal procuratore Emiliano Arias al vescovado di Rancagua.

L’allora presidente della Commissione nazionale di prevenzione degli abusi aveva scritto a Ezzati (ora indagato per aver coperto abusi da parte di sacerdoti su minori): “all’inizio del tuo servizio (2011) è stato un segno straordinario che hai incontrato le vittime di (Fernando) Karadima”, l’ex parroco condannato; ma “purtroppo – dice nella lettera l’arcivescovo Goic – questo non è proseguito”. “A volte ho l’impressione, forse molto soggettiva, che tu non condivida i criteri della Commissione Nazionale in questi temi delicati”.

La lettera prosegue: “Ci sono laici e persino alcuni vescovi che mi dicono di provare un po’ di inibizione davanti a te. Hanno paura delle conseguenze che potrebbero avere le loro eventuali discrepanze con te, e questo impedisce loro di dare un contributo che potrebbe essere prezioso. La paura li paralizza ed è evidente che questo non è salutare”, ha aggiunto Goic.

Affrontando la questione degli abusi, l’attuale vescovo emerito sottolineava nella sua lettera che la trasparenza “è una questione cruciale”, “una politica di maggiore trasparenza è un segnale necessario e indispensabile”, conclude la lettera.

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