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Quasi tutti i giovani possiedono uno smartphone

(Keystone-ATS) Quasi tutti i giovani svizzeri tra i 12 e i 19 anni possiedono uno smartphone e lo utilizzano soprattutto per ascoltare la musica o navigare in internet. L’uso dell’apparecchio per telefonare occupa ormai la terza posizione. È quanto risulta dall’ultimo studio JAMES dell’Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW ) presentato oggi a Basilea.

Nel 2010 i ragazzi che avevano uno smartphone erano circa la metà, nel 2012 il 79% e oggi il 97%. Solo l’1% ha un “normale cellulare”. I giovani sfruttano completamente le possibilità offerte dallo smartphone: è diventato un apparecchio multifunzionale, ha detto Daniel Süss, responsabile dello studio.

Dal 2010 su incarico di Swisscom ZHAW intervista, ogni due anni, oltre 1’000 giovani tra i 12 e i 19 anni nelle tre principali regioni linguistiche del Paese riguardo alle loro abitudini di utilizzo dei media.

L’ultimo sondaggio mostra che ciò che è maggiormente cambiato dal 2010 è l’utilizzo di internet: quattro anni fa solo il 16% dei giovani intervistati navigava in rete con il cellulare quotidianamente o più volte alla settimana, oggi la quota è salita all’87% (2012: 68%). Le telefonate sono invece calate dall’80% nel 2010 al 71% di oggi (2012: 81%).

Le ragazze ascoltano spesso la musica o fanno foto, mentre i ragazzi si intrattengono con videogiochi o film. Risulta inoltre che sempre più spesso i giovani leggono i quotidiani online: quasi un terzo segue spesso le novità su portali di news in internet (2012: 26%). Per contro cala il consumo dei giornali cartacei: attualmente solo il 35% degli intervistati legge giornali gratuiti contro il 49% nel 2012.

Lo studio mostra inoltre che nel 99% delle economie domestiche in cui vivono i ragazzi vi è un computer con accesso a internet. La durata di navigazione quotidiana nel corso della settimana è di circa due ore ed è rimasta invariata: “È sorprendente”, ha detto Süss. Anche durante il fine settimana l’abitudine non è mutata (tre ore al giorno).

Tre giovani su quattro comunicano regolarmente tra loro in internet attraverso le reti sociali. L’89% è iscritto ad almeno una rete sociale. Anche quest’anno Facebook resta il preferito seguito a ruota da Instagram, quest’ultimo – specializzato in foto e video – gode di maggiore popolarità rispetto a Facebook tra i più giovani. Twitter occupa la quarta posizione dopo Google+.

L’81% degli intervistati ha attivato l’impostazione per la sfera privata e il 56% aggiorna regolarmente queste impostazioni. Benché la consapevolezza della protezione dei propri dati nelle reti sociali rimanga notevole e costante, le esperienze negative in rete non sono diminuite negli ultimi anni: un giovane su cinque è stato contattato in internet con richieste indesiderate a sfondo sessuale, mentre oltre il 12% ha dichiarato che su di loro sono stati diffusi contenuti offensivi o notizie false.

Oltre la metà degli intervistati, soprattutto i ragazzi, hanno indicato di aver guardato sul cellulare o sul computer video brutali e il 12% ha affermato di averli spediti. Il 9% ha filmato una rissa simulata e il 6% una vera zuffa.

Il 43% dei sondati, e anche in questo caso in netta maggioranza ragazzi, hanno dichiarato di guardare film porno o erotici. L’8% ha spedito sue foto o suoi video provocanti.

I passatempi non mediatici sono rimasti costanti dal 2010. “Incontrare gli amici” continua a essere in cima alla classifica (79%), il 64% pratica sport e il 60% a volte ama anche non fare niente.

Il sondaggio è stato effettuato in maggio-giugno 2014. Lo studio completo sarà presentato nel gennaio 2015.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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