Raduno UDC, Blocher: accordo quadro è suicidio per Svizzera
(Keystone-ATS) L’ex consigliere federale Christoph Blocher durante il tradizionale raduno dell’Albisgüetli ha esortato i membri del partito a lottare contro l’accordo quadro istituzionale tra la Svizzera e l’Unione europea. L’UDC potrebbe anche ricorrere all’arma del referendum.
L’accordo quadro, in merito al quale mercoledì il Consiglio federale ha lanciato una serie di incontri con le cerchie interessate, è un “classico trattato di assoggettamento”, ha dichiarato Blocher.
Ancora una volta il patriarca dell’UDC ha messo in guardia dagli effetti di una tale intesa, che obbligherebbe la Svizzera a sottostare alle leggi dell’UE. “Accettando questo accordo stiamo comprando merce ad occhi chiusi”, ha enfatizzato Blocher: non sappiamo cosa esso comporterà per il futuro. Ciò che invece è chiaro è che la Svizzera legata all’UE a doppia mandata.
Secondo Blocher, l’intesa è dannosa per la concorrenza e mette in pericolo l’occupazione, i salari e persino la pace sociale. Il tribuno zurighese ha ribadito: “l’accordo dovrebbe invece rafforzare le buone condizioni economiche” del paese. Questo trattato costituisce un “suicidio per la Svizzera”.
“Ma i dirigenti tremano davanti alla Commissione Europea come conigli davanti a un serpente”, ha criticato Blocher, riferendosi a un’esortazione di Economiesuisse di accettare l’accordo. “Sempre questa paura delle minacce e delle pressioni dall’estero”, ha deplorato il democentrista.
Il motto dovrebbe essere: “una Svizzera indipendente si governa da sola”. Ogni volta che il paese ha agito in quest’ottica le cose sono andate bene, quando si è fatto altrimenti le cose hanno preso una brutta piega.
“Dovremo probabilmente ricorrere al referendum, se l’accordo verrà adottato così come è dal parlamento”, ha affermato Blocher. Come nel caso della votazione per lo Spazio economico europeo di 27 anni fa, l’UDC potrebbe dover portare avanti da sola questa battaglia.