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Sempre più vittime di reati chiedono aiuto

I centri di aiuto per le vittime di reati l'anno scorso hanno condotto circa 38'800 consulenze, un numero mai raggiunto prima. Immagine simbolica. KEYSTONE/LUIS BERG sda-ats

(Keystone-ATS) I centri di aiuto per le vittime di reati l’anno scorso hanno condotto circa 38’800 consulenze, un numero mai raggiunto prima. Nella quasi metà dei casi si trattava di lesioni personali o vie di fatto, mentre il 10% riguardava coazione sessuale o violenza carnale.

Nei dati del 2017 sono per la prima volta contanti anche 3200 vittime di collocamenti coatti. Anche senza questi casi le consulenze alle vittime sono aumentate di oltre due terzi dal 2001, si legge in un comunicato odierno dell’Ufficio federale di statistica (UST).

Ai centri di consulenza si possono rivolgere tutte le vittime di reati che hanno leso il corpo, la psiche o l’integrità sessuale. L’anno scorso nel 70% dei casi si è trattato di donne e ogni sesta vittima era minorenne. Gli autori dei reati sono invece nell’87% dei casi uomini.

Oltre alle vie di fatto e alle lesioni, anche ricatti e minacce sono stati motivi frequenti di richiesta d’aiuto (quasi un terzo dei casi).

In totale sono state inoltrate 1182 richieste di riparazioni per torto morale o risarcimenti. Di questi il 53% è stato approvato. Le somme totali versate sono diminuite di circa un quinto rispetto all’anno precedente a 5 milioni di franchi.

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