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Sindacato SEV chiede più controlli su bus internazionali

Il sindacato SEV chiede controlli sulle linee internazionali KEYSTONE/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Più controlli per i bus circolanti su linee internazionali che attraversano la Svizzera: lo richiede il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) all’Ufficio federale dei trasporti (UFT) in un comunicato odierno.

Stando al SEV, la concorrenza sul traffico a lunga distanza sarebbe un’autorete alla luce dei grossi investimenti della Confederazione volti a sviluppare un sistema di trasporto che garantisca un servizio pubblico di qualità.

“L’UFT deve mostrare assoluta fermezza nei confronti di aziende come Flixbus, che vogliono fare concorrenza alla ferrovia senza rispettare la legislazione”, ha rivendicato nella nota il presidente del sindacato, Giorgio Tuti.

Il SEV si augura che controlli ed eventuali dure sanzioni per le imprese che non rispettano il divieto di cabotaggio vengano messi in atto. Stando alla legge infatti, i veicoli che effettuano trasporti internazionali di persone non possono condurre passeggeri fra due punti situati nel territorio elvetico.

L’UFT ha aperto di recente un’inchiesta per un possibile caso di questo tipo nei confronti di Flixbus, che circola sulla linea Zurigo – EuroAirport (Basilea/Mulhouse). Il sindacato non ritiene questa misura sufficiente, anche perché, si legge nella nota, questa settimana la stessa azienda lancerà una linea Costanza-Lione con diverse fermate in Svizzera per caricare passeggeri.

Il dossier è considerato particolarmente rilevante in quanto la Strategia 2030 dell’UFT apre le porte alla competizione nel settore del traffico interno, fa notare il SEV. “L’UFT cavalca l’onda insidiosa della liberalizzazione che metterà sotto pressione le aziende di trasporto svizzere”, ha concluso Tuti.

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