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Siria: Usa mettono sotto pressione Berlino per intervento

(Keystone-ATS) L’inviato speciale statunitense, James Jeffrey, ha chiesto apertamente al governo tedesco di partecipare a una eventuale azione di rappresaglia in Siria contro gli attacchi con il gas del governo siriano.

“Il modo migliore di mostrare l’appoggio politico non è con i discorsi ma con la solidarietà militare”, ha detto oggi l’inviato speciale Jeffrey davanti ai giornalisti a Berlino. Gli Usa starebbero cercando di guadagnare quanti più sostenitori possibile nella Nato per l’azione contro il governo Assad.

“Abbiamo anche una politica interna e sarebbe per noi utile mostrare un presidente che riceve il sostegno degli altri”, ha continuato Jeffrey.

Nei giorni scorsi in Germania ha preso piede un acceso dibattito sulla possibilità di una partecipazione militare in Siria. La cancelliera ieri ha detto che, rispetto ad un eventuale intervento militare, la Germania “non può dire un no preventivo, qualsiasi cosa accada”.

La ministra della difesa, Ursula von der Leyen, ieri ha sostenuto, anche se in modo indiretto, la possibile partecipazione delle forze armate tedesche alla missione. Per il momento restano contrari i partner di coalizione, cioè l’Spd, e le opposizioni di Verdi, Linke e Afd.

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