Spagna: polemiche per viaggio re in Arabia Saudita
(Keystone-ATS) È polemica in Spagna per il viaggio ufficiale di re Felipe VI dal 12 al 14 novembre in Arabia Saudita, un Paese contestato per il non rispetto dei diritti umani e i presunti legami con il terrorismo islamico.
La visita del capo dello Stato a Riad, dove dovrebbe fra l’altro sbloccare un contratto da 2 miliardi di euro (2,19 miliardi di franchi) per la costruzione in Spagna di cinque navi militari, è appoggiata dal Partito popolare (Pp) del premier Mariano Rajoy e dal Partito socialista operaio spagnolo (Psoe), il primo partito di opposizione.
Ma è stata criticata da Podemos (di area socialista, anitiausterità). “Dovremmo vergognarci come Paese”, ha detto la dirigente del partito post-indignado Irene Montero. “Vorremmo più sensibilità con gli Stati di cui è provato che violano ripetutamente i diritti umani”, ha aggiunto il numero due di Podemos Inigo Errejon.
Gli indipendentisti catalani di Sinistra repubblicana di Catalogna (Erc) e Convergenza Democratica di Catalogna (Cdc) hanno denunciato come “tremendamente discutibile dal punto di vista democratico” la missione di Felipe VI nel Paese arabo, e il leader di Ciudadanos (centro) Albert Ruivera ha auspicato che il re quando sarà a Riad “faccia un gesto, un intervento, per difendere i diritti umani”, come il presidente degli Usa Barak Obama a Cuba.
