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Svizzera vuole contribuire a lotta contro passatori, dice Sommaruga

Simonetta Sommaruga a Roma, affiancata dal ministro dell'interno tedesco Thomas de Maiziere e dalla collega slovena Vesna Gyoerkoes Znidar Keystone/AP/ALESSANDRA TARANTINO sda-ats

(Keystone-ATS) Al vertice sugli immigrati organizzato dal Governo italiano a Roma, la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha ribadito oggi l’impegno elvetico nella lotta al traffico di esseri umani.

Si tratta di coordinare meglio le attività con i Paesi direttamente toccati dalla rotta migratoria che collega l’Africa all’Europa attraverso il Mediterraneo centrale.

Al pari degli altri Paesi presenti al vertice – Austria, Francia, Germania, Italia, Libia, Malta, Slovenia, Tunisia – la priorità per la Confederazione è salvare vite e combattere il fenomeno dei passatori.

“I criminali non devono decidere chi può giungere in Europa e chi no”, ha dichiarato la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Non è possibile, ha poi aggiunto la ministra socialista, che “gli Stati attorno al Mediterraneo e i Paesi confinanti vengano ricattati dalla criminalità organizzata”.

Per bocca della sua rappresentante nella capitale italiana, la Svizzera ha insistito sulla necessità di rafforzare la protezione dei migranti, in particolare di quelli bloccati nell’Africa settentrionale, specie in Libia.

A tale proposito, indica una nota odierna del DFGP, Berna aderisce a un progetto di assistenza ai migranti detenuti nei centri di reclusione in questo Paese. La Consigliera federale ha invocato agevolazioni per il rientro volontario e il reinserimento nei Paesi di origine dei migranti bloccati in Africa settentrionale. La Confederazione sostiene un progetto del genere in Libia, del quale hanno beneficiato 700 persone, e contribuisce a rinforzare la guardia costiera libica per i salvataggi in mare.

A margine della Conferenza, Simonetta Sommaruga ha incontrato i suoi omologhi di Germania e Italia, Thomas de Maizière e Marco Minniti, per vagliare le possibilità d’intensificare ulteriormente la cooperazione migratoria. La Germania e la Svizzera hanno ribadito il proprio sostegno all’Italia. Solo in questo Paese, nel 2016 sono sbarcati oltre 180 000 migranti e altri 4500 sono annegati durante la traversata.

Minniti ha dal canto suo ringraziato Berna e Berlino per “onorare gli impegni presi nel quadro del programma di reinsediamento, che consiste nel trattare nei vari Paesi europei le domande d’asilo depositate in Italia”.

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