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TPF: spionaggio economico ex di UBS, chiesti quattro anni

Il Tribunale penale federale di Bellinzona (foto d'archivio). KEYSTONE/TI-PRESS/ALESSANDRO CRINARI sda-ats

(Keystone-ATS) Quattro anni di detenzione e una pena pecuniaria di 60 aliquote giornaliere: è quanto richiesto dall’accusa nel processo al Tribunale penale federale (TPF) a carico di un ex dipendente di UBS accusato di aver venduto dati di clienti alle autorità tedesche.

A carico del 45enne vanno inoltre costi di procedura per 68’000 franchi, ha precisato oggi il procuratore pubblico nella requisitoria al tribunale con sede a Bellinzona.

Secondo l’atto d’accusa del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), l’uomo ha ceduto dati bancari di almeno 233 persone al Land tedesco della Renania settentrionale-Vestfalia per 1,45 milioni di euro. L’uomo avrebbe raccolto le informazioni consegnate alla Germania sul suo posto di lavoro, tra il dicembre del 2005 e l’autunno 2012.

Gli sono imputati i reati di spionaggio economico qualificato, violazione del segreto commerciale e bancario nonché riciclaggio di denaro. È inoltre accusato di detenzione illegale di munizioni, trovate durante una perquisizione domiciliare.

Secondo il pubblico ministero l’ex bancario ha mostrato una notevole energia criminale. Ad esempio, Con i soldi ottenuti dal Land tedesco ha acquistato una casa a Maiorca per poi rivenderla un anno dopo al fine di nascondere l’origine del denaro.

Il processo a carico dell’ex dipendente di UBS è iniziato ieri pomeriggio in assenza dell’imputato, che non si è presentato.

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