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Turchia: osservatori Osce, campagna voto iniqua

Per l'Osce l'opposizione non ha potuto fare campagna con eguali condizioni rispetto alle forze che sostenevano il presidente Erdogan. KEYSTONE/AP/BURHAN OZBILICI sda-ats

(Keystone-ATS) “Le restrizioni delle libertà fondamentali a cui abbiamo assistito hanno avuto un impatto su queste elezioni. Ci auguriamo che la Turchia elimini queste restrizioni al più presto possibile”.

Lo ha detto Ignacio Sanchez Amor, a capo della missione di osservazione elettorale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).

Per l’Osce l’opposizione non ha potuto fare campagna con eguali condizioni rispetto alle forze che sostenevano il presidente Erdogan. L’Osce ha comunque lodato l’alta partecipazione al voto (circa l’87%) come un segnale dell’attaccamento alla democrazia in Turchia.

Secondo l’ambasciatrice Audrey Glover, a capo della delegazione Osce, i turchi non hanno inoltre avuto la possibilità di “compiere una scelta consapevole” per via della copertura mediatica sbilanciata a favore di Erdogan. Per il futuro, ha quindi auspicato che la Turchia si impegni a modificare questa situazione.

Alcuni dei 330 osservatori impegnati ieri nel monitoraggio del voto, ha aggiunto Glover, hanno anche subito ostacoli nello svolgimento delle loro attività.

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