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“Botte piena e moglie ubriaca”, svizzeri non sanno scegliere

Tra città e campagna gli svizzeri non sanno scegliere KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI sda-ats

(Keystone-ATS) Gli svizzeri non sanno scegliere: se potessero avrebbero sempre “la botte piena e la moglie ubriaca”. È quanto emerge da un sondaggio condotto dall’istituto Sotomo per conto della cassa malattia CPT.

Pur vantandosi di avere una coscienza ecologica non sanno rinunciare ai viaggi in aereo, prediligono la campagna ma vivono in città, desiderano passare più tempo con i figli ma aumentano i tempi di lavoro.

Sotomo ha analizzato oltre 21’000 risposte a un questionario pubblicato online dai quotidiani “Blick” e “Le Matin” nonché su Facebook tra il 15 e il 19 settembre.

Dall’indagine emerge un profilo piuttosto indeciso dello svizzero tipo, con una forte discrepanza tra i desideri e la realtà. Due intervistati su tre (64%) ad esempio affermano di sognare una vita “in un bel paesaggio”, ma per il 48% l’accesso ai trasporti pubblici e la vicinanza al posto di lavoro sono criteri estremamente importanti.

L’87% apprezza i grandi spazi e la libertà, ma l’89% dice di dare grande importanza all’avere radici fisse, alla sicurezza e alla tranquillità. Circa la metà degli uomini interrogati (47%) spera di avere figli e intende dare la precedenza alla famiglia rispetto alla carriera lavorativa, ma 9 padri su 10 tra i 35 e i 54 anni lavorano più di chi non ha figli, aumentando il loro tasso di occupazione fino al 100%.

La maggioranza delle persone intervistate (59%) si dice molto toccata dai problemi ambientali, ma non intende comunque rinunciare ai piaceri o ai consumi e molti di essi (40%) non si fanno problemi a ricorrere all’aeroplano più di una volta all’anno.

In ambito amoroso oltre i due terzi (67%) esigono fedeltà assoluta da parte del partner e solo una persona su dieci è pronta a tollerare un’avventura di una notte da parte del compagno o della compagna. Allo stesso tempo però, solo il 47% ammette di mantenere davvero le promesse di fedeltà.

Sotomo ha anche interrogato il campione sui valori considerati come più importanti: tra di essi figurano la libertà (92%), la sicurezza economica (89%), la sicurezza in generale (87%), la solidarietà (84%) e la fedeltà (83%). Anche qui si evidenziano contraddizioni, rilevano i ricercatori, sottolineando come quest’attitudine di “volere entrambe le possibilità” potrebbe tradursi nella vita quotidiana in situazioni di conflitto o per lo meno in tensioni: “a volte una delle due cose è infatti ottenibile solo rinunciando all’altra”.

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