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Aiuto allo sviluppo, basta sovvenzioni a ong contestate

Il consigliere nazionale UDC Christian Imark KEYSTONE/LUKAS LEHMANN sda-ats

(Keystone-ATS) La Svizzera non dovrebbe più sovvenzionare ong accusate di essere implicate in azioni razziste, antisemite o in campagne di boicottaggio di Israele.

Il Consiglio nazionale ha approvato oggi con 111 voti a 78 una mozione dell’UDC in questo senso. Gli Stati devono ancora pronunciarsi.

Sempre più spesso emergono casi di ong finanziate dalla Confederazione che hanno relazioni controverse, ha rilevato l’autore del testo, Christian Imark (UDC/SO).

I soldi dei contribuenti svizzeri non vengono usati direttamente per campagne razziste, antisemite e di incitamento all’odio, ma il fatto che fondi pubblici vadano ad alimentare le casse di organizzazioni le cui pratiche non sono al di sopra di ogni sospetto pone un problema etico e politico, secondo Imark. “Ne va della reputazione e della neutralità della Svizzera.”

Il ministro degli esteri Didier Burkhalter ha respinto con forza queste affermazioni, sottolineando che la Confederazione non sostiene in alcun modo organizzazioni che incitano l’odio o l’antisemitismo. Non finanzia nemmeno ong associate al movimento di boicottaggio BDS (Boycott, Disinvestimento e Sanzioni) nel quadro dell’aiuto ai Territori palestinesi occupati da Israele.

Il consigliere federale ha riconosciuto che l’impegno per il diritto internazionale umanitario può portare a “discussioni controverse” in alcuni contesti, ma la Confederazione sceglie i suoi partner in funzione della loro esperienza e il loro impegno è conforme ai valori della Costituzione.

Oltretutto, ha aggiunto, i progetti delle organizzazioni partner sono supervisionati dall’inizio alla fine attraverso controlli e valutazioni indipendenti. La presenza sul posto di membri del personale della Confederazione consente di seguire da vicino i progetti e di intervenire immediatamente in caso di bisogno, ha precisato invano Burkhelter.

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