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Borsa svizzera: chiude in chiaro ribasso, SMI -1,72%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera chiude in chiaro ribasso una giornata passata totalmente in negativo: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8’165.05 punti, in flessione dell’1,72% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso l’1,55% a 8’901.56 punti.

Il listino di Zurigo ha seguito la tendenza della giornata riscontrata su tutte le principali piazze europee. Il motivo è da ricondurre a guadagni relativamente buoni registrati la scorsa settimana e alla tensione per il primo dibattito tv presidenziale negli Stati Uniti tra Hillary Clinton e Donald Trump previsto in serata.

Sul mercato internazionale, anche la Borsa di Tokyo stamattina ha terminato le contrattazioni in calo, con l’indice Nikkei che ha segnato una diminuzione dell’1,25% a quota 16’544.56, con una perdita di 200 punti. Wall Street ha aperto nel pomeriggio in territorio negativo, con il Dow Jones che perdeva lo 0,38% a 18’186.29 punti, il Nasdaq lo 0,56% a 5’275.14 punti mentre lo S&P 500 lasciava sul terreno lo 0,47% a 2’154.40 punti.

A soffrire maggiormente sul mercato svizzero, analogamente a quanto successo in quello europeo, sono stati i titoli finanziari. Analisti vedono come causa la situazione di Deutsche Bank, che oggi ha raggiunto minimi storici, appesantita dai timori sulla solidità patrimoniale in vista del mega risarcimento da 14 miliardi di dollari chiesto dagli Usa per chiudere il contenzioso legato ai mutui subprime.

Sul listino elvetico i peggiori della giornata sono stati i bancari UBS (-2,82% a 13.06 franchi), Credit Suisse (-2,51% a 12.80 franchi) e Julius Baer (-2,04% a 39.74 franchi). A perdere oltre il 2% è stata pure LafargeHolcim (-2,17% a 51.70 franchi).

A scendere più dell’1% sono stati: il ciclico ABB (-1,13% a 21.87 franchi), i pesi massimi difensivi Novartis (-1,45% a 78.00 franchi) e Roche (-1,39% a 242.10 franchi) – scivolati sul finale -, il titolo del lusso Swatch (-1,08% a 273.90 franchi), gli assicurativi Swiss Life (-1,79% a 250.30 franchi) e Zurich (-1,72% a 251.90 franchi), nonché Swisscom (-1,30% a 467.80 franchi).

Il terzo peso massimo difensivo Nestlé (-0,90% a 76.10 franchi) ha fatto poco meglio.

Il CEO di SGS, Frankie Ng, ha riferito in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano L’Agefi che il gruppo ginevrino intende aumentare la sua presenza nel commercio online. Il titolo ha terminato in calo dello 0,96% a 2’149.00 franchi.

Sul mercato allargato, il panificio industriale zurighese Aryzta ha chiuso in calo del 2,18% a 42.50 franchi, dopo aver annunciato oggi di aver terminato l’esercizio 2015/16, finito a luglio, con un utile di 311,5 milioni di euro, in diminuzione del 5,6% rispetto a un anno prima. Il volume d’affari è invece aumentato dell’1,5%, a 3,88 miliardi di euro.

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