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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,09%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera comincia la settimana con una seduta in timido rialzo, nel corso della quale ha toccato il massimo da 12 mesi. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8514,52 punti, in progressione dello 0,09% rispetto a venerdì.

Il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,19% a 9326,25 punti. La giornata si è rivelata tranquilla e con stimoli scarsi, complice anche la chiusura della borsa americana per la festività del President’s Day.

Il mercato è stato inizialmente favorito dal dato sui prezzi alla produzione in Germania, saliti ai massimi da cinque anni, un’evoluzione che fa nascere le speranze riguardo a un aumento dell’inflazione nell’Eurozona. L’atmosfera di fondo era anche sostenuta dalla prospettiva di un programma di sgravi fiscali negli Usa ventilato dal presidente Donald Trump, sebbene si attendano ancora dettagli.

In mattinata l’SMI è così salito ai massimi dal gennaio 2016. Ma nelle ore successive il mercato ha praticamente azzerato i guadagni e da quel momento è stato osservato solo un movimento laterale.

Tonici per tutta la giornata si sono mostrati i bancari UBS (+0,95% a 15,96 franchi), Credit Suisse (+1,37% a 15,52 franchi) e Julius Bär (+0,83% a 48,75 franchi). UBS ha annunciato la cessione di servizi nell’amministrazione di fondi in Lussemburgo e in Svizzera: una transazione bene accolta, ma non di portata sufficiente per influenzare marcatamente il corso. Nello stesso comparto finanziario si sono mossi con profitto anche gli assicurativi Zurich (+0,18% a 279,10 franchi), Swiss Life (+0,80% a 315,70 franchi) e Swiss Re (+0,38% a 93,10 franchi).

Si sono pure bene orientati i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (+0,18% a 22,80 franchi), che ha annunciato una cooperazione in Asia nel settore della tecnologia per gli immobili, Adecco (+0,64% a 71,15 franchi), Geberit (+0,45% a 428,80 franchi) e LafargeHolcim (+1,88% a 56,90 franchi). Ispirato è apparso il segmento del lusso, con Swatch (+2,08% a 343,60 franchi) un passo davanti a Richemont (+1,54% a 75,95 franchi): domani scatterà l’ora della verità, con la pubblicazione delle ultime cifre sull’export orologiero.

È arretrato per contro Nestlé (-0,81% a 73,25 franchi), dopo che venerdì il titolo aveva reagito con interesse all’annuncio del matrimonio – poi naufragato – fra Kraft e Unilever, riuscendo in tal modo a compensare le reazioni negative seguite alla pubblicazione dei risultati annuali. In ordine sparso si è presentato il comparto farmaceutico, con Novartis (-0,39% a 76,70 franchi), Roche (+0,21% a 244,00 franchi) e Actelion (+1,12% a 270,00 franchi).

Completano il quadro delle blue chip Givaudan (+0,61% a 1812 franchi), SGS (+0,05% a 2130,00 franchi), Swisscom (+0,89% a 451,90 franchi) e Syngenta (-0,23% a 426,90 franchi).

Nel mercato allargato ha informato sull’andamento degli affari Basilea (+3,75% a 80,15 franchi). Aevis (+1,02% a 59,70 franchi) ha comunicato i dettagli della sua offerta pubblica di acquisto su Lifewatch (-1,56% a 12,60 franchi). Burckhardt Compression (-8,30% a 284,50 franchi) ha introdotto l’orario ridotto per una parte delle maestranze a Winterthur (ZH), mentre Schmolz+Bickenback (+5,88% a 0,72 franchi) ha approfittato di un articolo positivo pubblicato da Finanz und Wirtschaft.

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