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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,57%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera comincia la nuova settimana con una seduta in rialzo. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 7731,81 punti, in progressione dello 0,57% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,54% a 8267,77 punti.

Dopo un avvio negativo il mercato è andato rinfrancandosi, sostenuto dal lieve aumento del prezzo del petrolio e da buoni dati relativi al mercato del lavoro in Europa. Il capoeconomista della Banca centrale europea Peter Praet ha inoltre ribadito che l’istituto intende agire energicamente in favore della ripresa.

Ma le incognite relative alla politica monetaria rimangono sullo sfondo, in particolare in relazione al prossimo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve. Gli ultimi indicatori congiunturali pubblicati oggi negli Usa – ordini beni durevoli e beni industriali – non hanno entusiasmato. Gli investitori appaiono ancora titubanti: i volumi di contrattazione sono rimasti deboli.

Sul fronte interno in una giornata dominata dall’indagine giornalistica “Panama Papers” negativi sono rimasti i bancari Julius Bär (-2,32% a 40,37 franchi) – che ha annunciato il controllo dell’80% dell’italiana Kairos – e UBS (-1,39% a 14,91 franchi), mentre ha accelerato nel finale Credit Suisse (+0,89% a 13,55 franchi). Non hanno offerto un andamento unitario gli assicurativi Zurich (+0,49% a 203,20 franchi), Swiss Life (-1,18% a 251,10 franchi) e Swiss Re (-0,34% a 87,40 franchi).

Bene orientati sono risultati i valori più sensibili ai cicli economici come Geberit (+1,15% a 361,50 franchi), LafargeHolcim (+3,43% a 47,28 franchi), Adecco (+0,72% a 63,30 franchi) e ABB (+1,46% a 18,71 franchi): quest’ultimo titolo è stato spinto in particolare da una raccomandazione di Barclays. Nel segmento del lusso invece Swatch (-0,12% a 325,60 franchi) e Richemont (-0,40% a 62,05 franchi) hanno continuato a soffrire per il rallentamento del mercato cinese.

Actelion (-1,12% a 141,40 franchi) ha reso noto un ritardo riguardo all’autorizzazione nell’Ue del suo farmaco Uptravi. Hanno fornito un importante contributo al listino Novartis (+1,46% a 69,50 franchi) – che ha rimbalzato dopo le recenti perdite – e Roche (+1,29% a 236,20 franchi), mentre si è defilato il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,07% a 71,15 franchi).

Lo scacchiere delle blue chip va completato con Givaudan (-0,11% a 1880,00 franchi), SGS (+0,15% a 2037,00 franchi), Swisscom (+0,10% a 523,00 franchi) e Syngenta (+0,18% a 400,30 franchi).

Nel mercato allargato ha spiccato il volo Charles Vögele (+31,21% a 7,02 franchi) sulla scia di voci che la vogliono nel mirino di un potenziale acquirente. Ha per contro ulteriormente perso terreno Wisekey (-2,55% a 5,36 franchi): al suo terzo giorno di quotazione il titolo non sembra ancora aver toccato il fondo.

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