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Borsa svizzera: chiude praticamente invariata, SMI -0,01%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera termina la settimana invariata, dopo dati macroeconomici americani sotto le attese: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8’295.04 punti, in diminuzione dello 0,01% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI ha terminato invariato a 9’021.82 punti.

Nel primo pomeriggio la Borsa svizzera era andata sopra la linea di demarcazione, ma dopo l’annuncio di dati congiunturali Usa, risultati deludenti, è tornata in negativo, ampliando le perdite della mattina, che ha attutito poco prima della chiusura.

Gli Stati Uniti hanno reso noto oggi pomeriggio tre macro indicatori, tutti risultati sotto le attese degli analisti. Il primo riguarda le vendite al dettaglio in luglio, che sono rimaste invariate, ma al netto delle auto sono calate dello 0,3%. Gli analisti scommettevano su un aumento dello 0,4%.

Il secondo è il dato sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti, che il mese scorso sono calati dello 0,4%. Si tratta della diminuzione maggiore da settembre. Gli analisti scommettevano su un aumento dello 0,1%.

Infine, è stato diffuso il dato sulla fiducia dei consumatori americani, misurato dall’indice Michigan, salito in agosto a 90,4 da 90 di luglio. Gli analisti scommettevano in questo caso su 91,5.

Sul mercato elvetico, che ha passato quasi tutto la giornata in negativo, i titoli che hanno chiuso in positivo sono ABB (+0,51% a 21.58 franchi), i ciclici Adecco (+0,89% a 56.40 franchi) e LafargeHolcim (+0,19% a 51.70 franchi), i bancari CS (+1,48% a 11.68 franchi) e UBS (+0,59% a 13.53 franchi), così come i titoli del lusso Richemont (+1,60% a 60.45 franchi) e Swatch (+0,49% a 267.40 franchi), come pure Nestlé (+0,38% a 79.80 franchi) e Swisscom (+0,04% a 487.00 franchi).

Julius Bär è scivolata in negativo sul finale (-0,26% a 41.83 franchi). A trascinare in basso il listino sono stati principalmente i pesi massimi difensivi Novartis (-0,62% a 80.05 franchi) e Roche (-0,16% a 248.50 franchi).

Riguardo Novartis, è di ieri la notizia, diffusa dal “Financial Times”, che le autorità sudcoreane potrebbero vietare la vendita di alcuni dei medicamenti più richiesti del colosso farmaceutico a causa di ribassi illegali – fino a 2,3 milioni di franchi – concessi da alcuni suoi dipendenti operanti nel Paese asiatico.

A perdere molto tra gli assicurativi è stato anche Swiss Life (-1,01% a 235.50 franchi) e in minor misura Zurich (-0,32% a 253.00 franchi), dopo i sostanziosi guadagni di ieri, quando entrambi hanno presentato risultati semestrali superiori alle attese. Ha perso oltre l’1% anche Syngenta (-1,12% a 381.00 franchi).

Sul mercato allargato, Schindler ha terminato in aumento dello 0,36% a 194.20 franchi. Il fabbricante lucernese di ascensori e scale mobili ha annunciato oggi di aver ottenuto una commessa negli Stati Uniti del valore di diversi milioni di franchi.

In mattinata era stato reso noto il Pil della Germania, cresciuto nel secondo trimestre di quest’anno dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, e quello dell’Italia, che corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2015. Il dato sulla Germania è migliore delle previsioni degli economisti che si attendevano una crescita dello 0,2%.

Più in generale è stato rivelato anche il Pil nell’Eurozona, cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre del 2016. Eurostat per l’insieme della Ue a 28 ha indicato un aumento dello 0,4%, sempre sul trimestre precedente. Su base annua, la crescita è dell’1,6% per i 19 Paesi della moneta unica e dell’1,8% per i 28. I dati sono conformi alle attese degli analisti.

A livello internazionale, di oggi anche le stime del Fondo monetario internazionale per la Cina, che dopo una crescita del 6,9% del Pil nel 2015 e del 6,6% quest’anno, prevede per l’anno prossimo un +6,2%.

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