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Borsa svizzera prosegue debole

(Keystone-ATS) Prosegue fiacca la seduta della Borsa svizzera, con l’indice SMI dei principali titoli che a due ore dalla chiusura segna un calo frazionale dello 0,02% a 8’466,10 punti, mentre l’indice complessivo SPI arretra dello 0,03% a quota 9’269,03.

I mercati europei, dopo un’apertura in ordine sparso si sono tutti portati in territorio negativo, con l’eccezione di Londra spinta dall’offerta che l’americana Kraft ha presentato per l’acquisizione dell’inglese Unilever.

La proposta per ora è stata rifiutata, ma le trattative vanno avanti. Dal matrimonio potrebbe nascere un colosso da oltre 240 miliardi di dollari. Il corteggiamento di Kraft ha messo le ali a Nestlé, che dopo un avvio titubante ha ripreso vigore e sta ora avanzando dell’1,73%.

Sembra invece esaurirsi la corsa di Credit Suisse (-0,07%), pur beneficiando di una raccomandazione favorevole di Morgan Stanley e Merrill Lynch. Ancora più in affanno UBS (-1,63%) e Julius Bär (-1,64%). Non riescono a rimanere a galla nemmeno Roche (-0,21%) e Novartis (-0,13%): giù pure la società biotecnologica Actelion, che scivola all’indietro dello 0,74%.

Gli ordini di vendita stanno interessando tutti i valori ciclici più sensibili alle variazioni congiunturali. Non sfuggono alla tendenza al ribasso gli assicurativi e il segmento del lusso: .Swatch cede l’1,03% e Richemont l’1,83%.

Sul mercato allargato BB Biotech, società specializzata nelle partecipazioni in aziende biotecnologiche, ha confermato la perdita netta di 802,1 milioni subita nel 2016. Il titolo in Borsa sta flettendo dello 0,17%. Aryzta, sprofondata nei giorni scorso dopo l’annuncio della partenza dei vertici aziendali, recupera e avanza dello 0,74%.

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