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CF: Lex Koller; colmare le lacune e migliorare l’esecuzione

CF: Lex Koller; colmare le lacune e migliorare l'esecuzione (foto simbolica) Keystone/ARNO BALZARINI sda-ats

(Keystone-ATS) Occorre rielaborare la legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero (LAFE), la cosiddetta “Lex Koller”.

Ciò è necessario per colmare le lacune esistenti, migliorare l’esecuzione e ridurre il carico amministrativo delle autorità. Ne è convinto il Consiglio federale che oggi ha posto in consultazione una modifica in tal senso della legislazione.

Oltre ad adeguare la Lex Koller alle mutate circostanze, il governo sottopone a discussione regole più severe per l’acquisto di immobili commerciali e un obbligo di autorizzazione per l’acquisto di società operanti nel settore degli immobili abitativi.

A trentadue anni dalla sua entrata in vigore, secondo il Consiglio federale, la Lex Koller è diventata lacunosa e va modernizzata: ad esempio bisognerebbe sottoporre all’obbligo di autorizzazione l’acquisto di abitazioni principali da parte di cittadini di Stati non membri dell’UE o dell’Associazione europea di libero scambio (AELS), vale a dire di uno Stato terzo.

Attualmente un cittadino di questi Stati, titolare di un permesso di dimora e con domicilio in Svizzera, può acquistare un alloggio senza autorizzazione. Con la modifica si prevede di ripristinare il regime in vigore fino al 1997.

L’autorizzazione sarà sempre vincolata all’obbligo di rivendere l’alloggio nel caso in cui si rinunci al domicilio legale in Svizzera, si legge in una nota governativa odierna. Tuttavia, queste persone potranno acquistare senza autorizzazione quote di società cooperative nella misura in cui ciò sia necessario per affittare un’abitazione.

I cittadini dell’UE e dell’AELS continueranno a non necessitare di un’autorizzazione. Essi sono tenuti ad alienare la loro proprietà entro due anni da quando questa cessa di essere la loro residenza principale, si legge nel progetto preliminare.

Inoltre, il Consiglio federale intende chiarire questioni pratiche controverse, come ad esempio il cambiamento di destinazione di immobili commerciali o il caso in cui emerge successivamente che le condizioni per l’acquisto non erano soddisfatte. Infine, il governo desidera abbreviare le procedure abolendo le doppie autorità di ricorso cantonali e ridurre l’onere amministrativo per le autorità.

Nel 2007 il Consiglio federale pensava che la LAFE andasse puramente e semplicemente cancellata. Nel novembre 2013 aveva puntualizzato, nel messaggio aggiuntivo sulla rinuncia ad abrogare la Lex Koller, che avrebbe continuato a seguire con attenzione l’evolversi della situazione politica ed economica, verificando l’eventuale necessità di apportare modifiche alla legge. Da primi accertamenti è emerso che la legge è ormai lacunosa, da qui l’esigenza di una sua revisione.

La consultazione si concluderà il prossimo 30 giugno.

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