CF: no a limitare retribuzioni manager assicuratori malattia
(Keystone-ATS) Non si possono fissare limiti salariali per i dirigenti delle assicurazioni malattia, poiché le casse non sono aziende della Confederazione. È la risposta del Consiglio federale a un postulato del Gruppo socialista, diffusa oggi, giorno dell’annuncio dei premi 2017.
Le retribuzioni dei membri della direzione di alcune assicurazioni – ha scritto il gruppo PS – si situano a livelli molto elevati, ben al di sopra ad esempio di quanto riceve un consigliere federale, e sembrerebbe che negli anni siano anche aumentate.
Una perizia pubblicata dai professori Rhinow e Kägi-Diener nel 2006 concludeva che le assicurazioni malattia nell’ambito dell’assicurazione di base svolgono un ruolo d’interesse pubblico. Secondo il testo del postulato, retribuzioni che superano i 500 000 franchi non sono giustificate e alla luce della ragione sociale che le assicurazioni malattia svolgono nell’ambito dell’assicurazione di base, vanno dunque limitate e allineate alle retribuzioni dei consiglieri federali.
Nella sua presa di posizione il Consiglio federale, che invita a respingere il postulato, si dice consapevole che la questione dei salari nelle aziende parastatali è delicata. Il Tribunale federale ha precisato le casse malattia assumono compiti pubblici e operano di fatto come autorità dello Stato e sono pertanto anch’esse tenute a una certa moderazione.
Tuttavia il governo sottolinea che l’iniziativa A favore del servizio pubblico è stata respinta e quindi, “dato che le casse non sono aziende della Confederazione, non è opportuno fissare limitazioni in questo settore”.
In considerazione dell’autonomia di cui godono gli assicuratori nello stabilire le retribuzioni e viste le disposizioni della legge sulla vigilanza sull’assicurazione malattie, il Consiglio federale ritiene “inopportuno fissare un limite massimo per le retribuzioni degli organi dirigenti”.