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CF: RUAG e Dipartimento della difesa vittime di cyberattacchi

Il gruppo aerospaziale svizzero Ruag e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) sono stati attaccati da pirati informatici (foto d'archio). /KEYSTONE/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) La RUAG, azienda specializzata in armamenti e interamente controllata dalla Confederazione, e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) sono stati attaccati da pirati informatici.

Lo afferma il Consigliere federale Guy Parmelin.

“Si è trattato di spionaggio industriale”, sostiene il ministro della difesa in un’intervista pubblicata oggi dai quotidiani Tages-Anzeiger e Bund. Dietro all’operazione – secondo i due giornali svizzero tedeschi – vi sarebbe la Russia.

Gli hacker hanno agito contro il DDPS in gennaio in occasione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos, spiega Parmelin. Malgrado l’attacco “siamo comunque riusciti a rimanere operativi”, aggiunge.

L’attacco alla RUAG è invece iniziato nel mese di dicembre del 2014, indica un comunicato del Consiglio federale. I computer dell’impresa sono stati infettati con software di spionaggio.

A inizio anno, il Servizio delle attività informative della Confederazione ha informato il Ministero pubblico della Confederazione (MPC); quest’ultimo ha avviato il 25 gennaio un’inchiesta penale contro ignoti. Il reato ipotizzato è spionaggio economico (articolo 273 del Codice penale).

In seguito al cyberspionaggio, la Delegazione Sicurezza ha proposto al Consiglio federale l’adozione di 14 misure a breve e a medio termine allo scopo di eliminare i rischi di furto di dati relativi a informazioni o persone. Nella sua seduta odierna l’esecutivo ha formalmente approvato questi provvedimenti. Il loro tenore non è stato divulgato “per motivi di sicurezza”.

Il ministro della difesa Parmelin ha anche istituito una task force per adottare misure immediate volte a proteggere il DDPS dai rischi emersi. Tra la RUAG e la Confederazione ci sono infatti numerose interfacce informatiche comuni.

Il compito della task force è chiarire se siano stati provocati danni anche alle strutture informatiche del DDPS e della Confederazione. Si dovrà anche rafforzare le misure di sicurezza esistenti affinché in futuro il Dipartimento della difesa sia ancora meglio preparato ad affrontare simili cyberattacchi.

Finora non sono comunque stati constatati danni al sistema informatico del DDPS o della Confederazione in seguito al caso scoperto alla RUAG. Negli scorsi anni la Confederazione è stata a più riprese bersaglio di attacchi informatici da parte di ignoti: in cinque anni il Dipartimento degli affari esteri (DFAE) è stato oggetto di tre attacchi di cyberspionaggio.

Sempre oggi, in un comunicato separato, la Delegazione delle Commissioni della gestione (DCG) del Parlamento ha annunciato di essere al corrente da fine gennaio dei “gravi attacchi” commessi ai danni della RUAG. La DCG afferma anche che il DDPS aveva classificato il dossier come “segreto”.

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