Cleveland blindata per il Trump-show
(Keystone-ATS) Ci sono anche i poliziotti in bicicletta che formano lunghe file. Ma è solo il segnale più visibile del massiccio dispositivo di sicurezza attivo a Cleveland, in Ohio, che a partire da domani ospita per quattro giorni la convention del partito repubblicano.
Un evento che se di solito è atteso e porta con sé il cosiddetto ‘circo’ della politica e dei media mobilitati in parallelo, in questa convulsa stagione elettorale si svolge in un clima di alta tensione, con manifestazioni annunciate, e mentre il Paese è scosso dalla violenza che torna anche oggi con l’uccisione di poliziotti a Baton Ruge in Louisiana, e dalla minaccia del terrorismo con il timore che cresce anche sull’onda della strage di Nizza.
Il sindaco della città, Frank Johnson, garantisce: “Non ci sono minacce credibili contro la Convention repubblicana”, sottolineando che la città è pronta ad affrontare eventuali emergenze. Ma è chiaro che non è la Cleveland di sempre: in molti tra i residenti hanno preferito passare questi giorni fuori città.
Gli uffici permettono ai dipendenti di lavorare da casa, alcuni nei giorni della convention saranno persino chiusi. Perché la circolazione del traffico è in effetti limitata, con la kermesse non ancora cominciata molte strade sono già chiuse con conseguenti imbottigliamenti (“Abbiamo impiegato un’ora per spostarci solo di quattro isolati”).
Da questa sera nuove chiusure e restrizioni e la paura delle manifestazioni. Perché se un test recente Cleveland l’ha superato a pieni voti quando poche settimane fa ha festeggiato la vittoria della squadra locale di basket, i Cavaliers, del campionato Nba con una festa di piazza cui ha partecipato un milione di persone ed è andato tutto liscio, è difficile prevedere quale piega prenderà in questi giorni il clima infuocato tra i pro e gli anti Trump.
La convention però per Cleveland non è solo traffico e tensione: è un’opportunità cui localmente si lavora da almeno due anni e in coincidenza con una ripresa della città che era uscita particolarmente provata dalla crisi. C’è chi conta danni solo e di poco inferiori a Detroit, così la costruzione di un nuovo ponte, la ristrutturazione di ‘Public Square’, una zona di verde urbano che era rimasta da anni abbandonata a se stessa e adesso è il biglietto da visita di Cleveland, o il nuovo Hotel Hilton, saranno il segno lasciato da questa convention che di fatto arriva in una città nuova e che vede, per esempio, una inedita ondata di millennials riversatasi nel centro della città.