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COMCO: mercati limitati a Berna, Vaud e Ticino

Gli uffici della Comco a Berna KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) L’accesso a determinati mercati – servizi di sicurezza privati, ristorazione, accoglienza di minori, artigianato, fiduciari, architetti e ingegneri, costruzione – è ancora ristretto da normative cantonali nei cantoni di Berna, Vaud e Ticino.

Lo afferma un’inchiesta della Commissione della concorrenza (COMCO).

L’indagine in questi tre cantoni aveva lo scopo di verificare se la prassi amministrativa delle autorità cantonali rispetta le esigenze della legge federale sul mercato interno (LMI) relative all’autorizzazione di accesso da parte di offerenti extracantonali.

È emerso che la libera circolazione intercantonale nel settore delle professioni sanitarie funziona bene. Per contro, i tre Cantoni non applicano in modo coerente la LMI in vari settori. Differenze normative conducono a restrizioni, impedendo il cambiamento di cantone e l’esercizio di un’attività lucrativa in tutta la Svizzera.

La LMI garantisce ad ogni impresa o indipendente che dispone di un’autorizzazione rilasciata da un Cantone di esercitare la propria attività lucrativa su tutto il territorio della Confederazione, rileva la COMCO. L’accesso al mercato “non può essere ristretto o impedito da una normativa cantonale o comunale”.

La COMCO ha perciò emesso delle raccomandazioni ai Cantoni perché rendano conformi le procedure di accesso al mercato. Queste raccomandazioni non sono vincolanti. Le persone interessate e la COMCO possono tuttavia ricorrere in casi concreti contro le decisioni di autorizzazione rilasciate dai Cantoni, qualora queste violino la LMI.

Le raccomandazioni formulate dalla COMCO al Ticino concernono: professioni sanitarie, attività alberghiere e di ristorazione, attività private di investigazione e sorveglianza, attività di accoglienza di minori, professioni di ingegnere e architetto, professioni di fiduciario, attività artigianali e attività di costruzione.

La COMCO raccomanda in particolare a Ticino di sopprimere l’iscrizione a un albo professionale e il pagamento delle relative tasse.

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