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Corea Nord: morte donne sospette omicidio Kim Jong-nam

La vicenda viene seguita con estremo interesse anche a Seul. KEYSTONE/AP/AHN YOUNG-JOON sda-ats

(Keystone-ATS) Le due donne sospettate della morte per avvelenamento di Kim Jong-nam, il fratellastro maggiore del leader nordcoreano Kim Jong-un, sarebbero a loro volta decedute: lo riportano i media giapponesi, citando fonti del governo di Tokyo. Sarebbero in corso verifiche.

Kim, assassinato lunedì mattina, attendeva di imbarcarsi all’aeroporto di Kuala Lumpur, in Malaysia, su un aereo per Macao. Il governo di Seul ha confermato l’identità di Kim Jong-nam.

Il veleno che ha provocato la morte di Kim Jong Nam non gli sarebbe stato iniettato con aghi o siringhe bensì spruzzato o rovesciato addosso. Questi i nuovi dettagli sulla morte del fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong Un che emergono dalle ricostruzioni fornite dal giornali malesi.

L’uccisione per avvelenamento è stata confermata dall’intelligence sudcoreana, che però non ha confermato l’uso di aghi per iniettarlo: oggi il giornale malese The Star – citando il funzionario di polizia Fadzil Ahmat riferisce che alle 9 circa del mattino ora locale di ieri, un’ora prima dell’imbarco su un volo diretto a Macau in partenza dall’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, Kim si è rivolto ad un addetto della hall partenze spiegando di essere stato aggredito alle spalle da qualcuno che gli aveva afferrato il viso e versato del liquido addosso.

“Ha chiesto aiuto ed è stato immediatamente trasferito all’infermeria dell’aeroporto. Lamentava mal di testa ed era sul punto di svenire”. La crisi che ne ha provocato la morte è intervenuta successivamente, durante il trasporto in ospedale, ha concluso il funzionario di polizia confermando che due donne, considerate sospette, sono state viste lasciare la zona dell’aeroporto a bordo di un taxi.

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