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Diocesi di Zurigo: l’idea rimane in discussione, sondaggio

Mons. Vitus Huonder, vescovo di Coira KEYSTONE/STEFFEN SCHMIDT sda-ats

(Keystone-ATS) L’idea di creare una diocesi di Zurigo rimane in discussione, ma non quella di dar vita a una diocesi della Svizzera primitiva. È quanto emerge da un sondaggio promosso dal vescovo di Coira Vitus Huonder.

L’idea di istituire una nuova diocesi zurighese, staccata quindi da Coira da cui oggi dipende, torna regolarmente alla ribalta fin dagli anni ’60. La proposta è stata ribadita nel 2012 dalla Corporazione romano-cattolica del canton Zurigo.

Lo scorso mese di marzo il vescovo Huonder ha lanciato un sondaggio indirizzato a più di 900 persone, fra le quali figurano sacerdoti, diaconi, organi consultivi e presidenti dei consigli parrocchiali.

Il sondaggio ha avuto “un’ampia risonanza”, scrive oggi Vitus Huonder in una lettera di cinque pagine rivolta ai collaboratori e alle collaboratrici della diocesi di Coira. Hanno infatti risposto “circa il 50% dei destinatari in tutte e tre le regioni della diocesi”.

Le risposte al sondaggio, che sono state anche oggetto di un’analisi da parte dell’Alta scuola di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), mostrano che “non esiste una tendenza di distacco da Coira”, scrive il vescovo.

In buona sostanza, l’idea di dar vita ad una diocesi della Svizzera primitiva “viene respinta con numerosi argomenti e dalla maggior parte dei partecipanti”, mentre “vengono menzionati argomenti plausibili sia a favore e sia contro un’eventuale diocesi di Zurigo”.

Fra gli argomenti a favore dell’istituzione di una curia sulle rive della Limmat, Mons. Huonder cita ad esempio “la particolare realtà urbana”, “il desiderio di avere un vescovo in loco” e le “dimensioni del cantone” che sembrano “ideali” per creare una nuova diocesi.

Fra gli argomenti contrari, il prelato indica invece “la preoccupazione di un indebolimento della restante diocesi di Coira”, il rischio che si possa andare incontro ad una “mancanza di risorse personali” e “una certa unilateralità del modo di pensare nei territori suddivisi”.

Sulla base dei risultati del sondaggio, Mons. Huonder ha chiesto al vicario generale di Zurigo e Glarona, Josef Annen, “di verificare, in dialogo con la Corporazione romano-cattolica del Canton Zurigo, se sia il caso di costituire una commissione che verifichi ulteriormente l’idea di una diocesi di Zurigo”.

Sulla questione si erano già espressi nelle scorse settimane anche i governi dei cantoni interessati. Il consiglio di Stato di Zurigo ha fatto sapere di non avere nessuna riserva contro la creazione di una nuova diocesi nel cantone. Gli esecutivi dei Grigioni, di Uri e di Svitto si sono espressi contro lo smembramento della diocesi di Coira.

In Svizzera esistono sei diocesi. Quella di Coira – che oltre ai Grigioni comprende i cantoni di Zurigo, Glarona, Uri, Svitto, Obvaldo e Nidvaldo – conta circa 685’000 cattolici. La maggioranza, ossia 390’000 persone, vive nel canton Zurigo. Nei cantoni della Svizzera primitiva i cattolici sono circa 200’000 e nei Grigioni 90’000.

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