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Finanze pubbliche: situazione amministrazioni resta tesa

(Keystone-ATS) La situazione finanziaria delle amministrazioni pubbliche continua ad essere tesa. Il rallentamento della congiuntura economica dovrebbe interessare soprattutto le assicurazioni sociali, mentre per i cantoni la situazione potrebbe migliorare leggermente.

È quanto indica oggi l’Amministrazione federale delle finanze (AFF) in una nota.

Secondo le stime dell’AFF, la Confederazione dovrebbe chiudere l’esercizio 2016 con un’eccedenza di 1,5 miliardi di franchi (inclusi conti speciali e unità decentralizzate), mentre nell’esercizio successivo essa dovrebbe ammontare a 900 milioni.

Per quanto riguarda i cantoni, attualmente in positivo grazie alla loro quota delle entrate fiscali federali e ai versamenti da parte della Banca Nazionale Svizzera, l’AFF prevede il passaggio nelle cifre rosse entro la fine dell’anno (-300 milioni), dove dovrebbero restare anche nel 2017 (-225 milioni). Un leggero miglioramento è previsto sul fronte dei comuni, il cui saldo rimarrà comunque negativo.

Malgrado un incremento delle entrate, l’apprezzamento del franco e l’aumento della disoccupazione dovrebbero portare a un calo dell’eccedenza delle assicurazioni sociali quest’anno e, in misura inferiore, nel 2017. Per i due anni in questione il saldo dovrebbe comunque restare al di sopra del miliardo.

La situazione risulta differente se si tiene conto delle entrate e delle uscite straordinarie: la Confederazione dovrebbe approfittare quest’anno dell’attribuzione delle frequenze della telefonia mobile (145 milioni), dei versamenti supplementari nell’ambito della liquidazione concordataria di Swissair (165 milioni) e delle sanzioni della COMCO (157 milioni).

Per contro i cantoni soffriranno gli effetti della riforma della cassa pensione di Basilea Città (circa 1 miliardo). Per i comuni e per le assicurazioni sociali non sono invece previste entrate o uscite straordinarie.

L’anno prossimo la Confederazione prevede costi straordinari nel settore dell’asilo (400 milioni).

Globalmente la situazione resta tesa: le amministrazioni pubbliche non saranno in grado di continuare a ridurre il loro indebitamento nei prossimi anni, sottolinea l’AFF. Solo le assicurazioni sociali e la Confederazione lo potranno fare.

Per l’insieme delle amministrazioni pubbliche, l’AFF prevede nel 2016 un tasso di indebitamento lordo del 33,3% del prodotto interno lordo (Pil). L’anno prossimo dovrebbe verificarsi un aumento in quanto i prestiti federali verranno valutati secondo un nuovo metodo nel bilancio della Confederazione.

Nel 2014 l’aliquota fiscale delle amministrazioni pubbliche è ammontata al 27,0% del Pil; dovrebbe salire nel 2015 e stabilizzarsi entro il 2017 a un tasso leggermente inferiore al 28%. La quota d’incidenza della spesa pubblica dovrebbe attestarsi al 33,6% nel 2015 e mantenersi a quel livello negli anni successivi.

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