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Fmi: mondo rallenta con Brexit, +3,1% pil 2016

Una stella sarà tolta? KEYSTONE/AP/DARKO VOJINOVIC sda-ats

(Keystone-ATS) Il Fondo monetario internazionale (Fmi) taglia le stime di crescita dell’economia globale con la Brexit: il Pil globale crescerà nel 2016 del 3,1%, 0,1 punti percentuali in meno rispetto alla stima di aprile.

Nel 2017 la crescita accelererà al +3,4%, ancora 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti previsioni. La Brexit si traduce in “un sostanziale aumento dell’incertezza economica, politica e istituzionale” con conseguenze negative soprattutto in Ue.

Il Fmi rivede infatti al rialzo la crescita dell’area euro per il 2016 a +1,6%, 0,1 punti percentuali in più rispetto alla stima precedente, ma taglia quella del 2017 a +1,4%, 0,2 punti in meno. “Ritardi nell’affrontare i problemi del settore bancario continuano a porre rischi al ribasso alle stime”. “La Brexit è arrivata fra problemi non risolti nel sistema bancario europeo, in particolare per le banche italiane e portoghesi”.

Il Fmi rivede al ribasso le stime per la crescita della Gran Bretagna dopo il referendum sull’Ue. Il Pil inglese crescerà quest’anno dell’1,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima di aprile. Tagliata drasticamente la stima per il 2017, con la crescita che rallenta a +1,3%, 0,9 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti previsioni.

Il pil americano crescerà quest’anno del 2,2%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile. Confermata la crescita del 2,5% nel 2017.

Eurozona potrebbe perdere 0,1-0,2%

Per colpa della Brexit l’Eurozona potrebbe perdere lo 0,1%-0,2% di pil nel 2016 e 0,2%-0,4% nel 2017, a secondo che si realizzi uno scenario più o meno “severo”: è quanto rileva la prima analisi della Commissione europea sull’impatto del referendum britannico.

La Commissione, nelle ultime stime pubblicate a maggio scorso, aveva previsto una crescita per quest’anno e il prossimo a 1,7%. Ma, visto che il voto ha creato “volatilità nei mercati, bruschi cambi nelle valute, e sostanziale aumento dell’incertezza”, le previsioni potrebbero subire un ribasso: 1,5%-1,6% nel 2016 e 1,3%-1,5% nel 2017.

Per la Gran Bretagna il calo sarebbe più accentuato, con una perdita di 1%-2,75% entro il 2017. Nell’immediato, “le prospettive economiche subiscono soprattutto l’incertezza”, che però nel tempo si ridurrà, mentre sul lungo termine peseranno “i cambiamenti nelle relazioni politiche-economiche tra Gran Bretagna e Stati Membri”.

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