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Francia: Corte dei conti bacchetta spese pazze Opera Parigi

L'esterno dell'Opera di Parigi (foto d'archivio). Keystone/EPA/ETIENNE LAURENT sda-ats

(Keystone-ATS) Spese pazze all’Opera di Parigi. La Corte dei conti francese bacchetta la direzione dei due grandi teatri parigini, il Palais Garnier e l’Opera Bastille, simbolo della ‘grandeur’ della Francia.

Taxi, buffet, lavori di ristrutturazione. In un rapporto rivelato dal Parisien, i Saggi puntano il dito contro i dirigenti dell’Opera National de Paris (ONP), criticati per la loro gestione ‘disinvolta’ del bilancio in tempi di crisi.

A cominciare dalla fattura, salatissima, dei taxi: quasi 100’000 euro per il solo 2014, protesta la Corte dei conti. E questo malgrado uno dei dirigenti più ‘spendaccioni’ disponesse di un’auto con autista. Contattato dal Parisien, l’attuale direttore, Jean-Philippe Thiellay, si difende: “Ho preso questo incarico il primo agosto 2014, per tutte le questioni precedenti a quella data chiedete alla direzione precedente”. Anche perché, assicura lui, le cose sono cambiate e ora “abbiamo stretto la cintura”. Fino al 2014, i quattro direttori principali dell’Opera de Paris disponevano di un’auto blu con autista.

Ai taxi, protestano i saggi, si aggiungono le spese consacrate ai cocktail, 52’413 euro per il solo 2014. Un bilancio dedicato esclusivamente agli inviti del direttore, del suo vice e di altri due alti responsabili artistici (balletto e concerti). Per Thiellay, si tratta di spese assolutamente normali. “Tra l’altro, ci aiutano a sviluppare il mecenatismo, che ci porta dieci milioni di euro all’anno”.

Nel mirino dell’alta corte vi sono infine quei 55’900 euro sborsati per il rinnovo di alcuni uffici, incluse le spese per la pittura e la moquette.

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