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Francia: Penelope Fillon, né badge né mail parlamento

Penelope Fillon con il marito François, candidato del centrodestra alle presidenziali francesi Keystone/AP/CHRISTOPHE ENA sda-ats

(Keystone-ATS) Penelope Fillon non aveva né un badge d’accesso né un indirizzo di posta elettronica ufficiale del Parlamento francese: sono alcuni degli elementi emersi dall’inchiesta preliminare sul PenelopeGate rivelati da Le Parisien.

L’ex premier François Fillon, candidato di centrodestra alle presidenziali francesi, sostiene che sua moglie Penelope ha lavorato come sua assistente parlamentare.

Secondo Le Parisien, le indagini preliminari hanno permesso a polizia e magistrati di maturare la certezza che Madame Fillon non ha mai disposto di un badge d’accesso né di un indirizzo di posta elettronica ufficiale dell’Assemblée nationale, ai tempi in cui almeno sulla carta era assistente parlamentare del marito, tra il 1998 e il 2007.

Per il legale, Antonin Levy, non c’è nulla di illegale. “Tanti assistenti parlamentari che vengono dalla provincia non dispongono di un badge: Penelope Fillon non è l’unica in questa situazione”. Lo stesso vale per l’indirizzo mail: “La grande maggioranza” dei portaborse non ne hanno uno a loro nome ma usano quello del loro deputato di riferimento. “Questi due elementi non rappresentano dunque un problema”, taglia corto Levy, precisando, tra l’altro, che la questione non è stata evocata ieri nel lungo interrogatorio della coppia.

Canard, Penelope Fillon incassò 900’000 euro

Nuove imbarazzanti rivelazioni, intanto, del Canard Enchaîné su Penelope Fillon.

Secondo il giornale, in edicola domani, la moglie del candidato della destra alle presidenziali François Fillon ha intascato oltre 900’000 euro (oltre 962’000 franchi) come assistente parlamentare del marito e come collaboratrice alla Revue des Deux Mondes.

Secondo il Canard Enchaîné – lo stesso settimanale che la settimana scorsa sollevò per primo le accuse di impieghi fittizi – Penelope Fillon avrebbe guadagnato un totale di oltre 900’000 euro lordi come collaboratrice in parlamento del marito François, poi del supplente Marc Joulaud, e quindi da collaboratrice alla Revue des Deux Mondes.

Sempre secondo il Canard, il candidato della Destra all’Eliseo – favorito per la vittoria fino a pochi giorni fa – avrebbe inoltre remunerato due dei suoi cinque figli come assistenti parlamentari quando era senatore della Sarthe tra il 2005 e il 2007.

Nel numero della scorsa settimana, il settimanale satirico abbonato agli scoop esplosivi parlava di “500’000 euro lordi” intascati da Penelope Fillon. Questa cifra sale ora a 831’440 euro per quanto riguarda l’incarico da assistente parlamentare, non solo dal 1998 al 2002, come scritto la settimana scorsa, ma anche dal 1988 al 1990. A questi si aggiungono circa 100’000 euro per la collaborazione con la Revue des Deux Mondes, il mensile di un miliardario vicino a Fillon.

Queste ulteriori rivelazioni arrivano a qualche ora dal sopralluogo degli inquirenti in parlamento per raccogliere nuovi elementi relativi a Penelope Fillon. Lei e il marito sono stati interrogati ieri a Versailles nell’ambito dell’inchiesta preliminare per abuso d’ufficio e appropriazione indebita. Era stato lo stesso ex premier oggi candidato all’Eliseo dei Républicains a chiedere di essere sentito al più presto.

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