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Germania: ultimo saluto a Tugce, la ragazza-coraggio

(Keystone-ATS) Lacrime, dolore e tanta rabbia per una morte così ingiusta. Una folla di circa 1500 persone ha partecipato, in Germania, alla cerimonia per dare l’estremo saluto a Tugce Albayrak, la ragazza-coraggio che ha pagato con la vita la difesa di due giovani molestate dal branco. E che ora potrebbe essere insignita della croce al valore civile, come ha proposto il presidente della Repubblica federale, Joachim Gauck, con l’appoggio del governo della cancelliera Angela Merkel.

La cerimonia funebre è stata organizzata nella moschea di Wächtersbach, dove sono soliti pregare i genitori della ragazza, che è poi stata seppellita nel suo paese natale, il vicino Bad Soden-Salmuenster.

Nei giorni scorsi decine di migliaia di persone avevano espresso il proprio dolore e la propria ammirazione per Tugce sui social-network. Anche il governatore dell’Assia, Volker Bouffier, e l’ambasciatore turco in Germania, Hueseyin Avni, erano presenti alla cerimonia, ma per volere della famiglia non hanno rilasciato dichiarazioni.

Tugce è stata uccisa da un diciottenne che ora si trova in carcere, in custodia cautelare, e rifiuta di rilasciare qualsiasi dichiarazione dopo una parziale, prima ammissione. L’aggressione mortale era avvenuta il 15 novembre in un fast-food di Offenbach, poco distante da Francoforte.

La giovane – che aveva compiuto 23 anni lo scorso venerdì, proprio nel giorno in cui i genitori hanno deciso di “staccare la spina”, con la figlia ormai in stato di morte cerebrale da due giorni – ha pagato con la vita un gesto di coraggio civile. Sembra infatti che Tugce sia intervenuta in difesa di due minorenni ubriache che, chiuse in un bagno del fast-food, erano finite nel mirino di un branco di giovani. Tra loro Sanel M. che ha sferrato il pugno fatale a Tugce, ripreso da una telecamera.

Nel video si vedono una decina di persone nel parcheggio del fast-food che discutono animatamente. L’aggressore di Tugce compare più volte: trattenuto da un amico cerca di divincolarsi fino a raggiungere la giovane, che gli si para davanti e riceve un pugno in pieno viso, cadendo poi priva di sensi sull’asfalto. L’autopsia al momento non sembra aver precisato se a uccidere la ventiduenne sia stato direttamente il pugno o il colpo sull’asfalto. Forse potranno aiutare a chiarire meglio l’intera vicenda anche alcuni nuovi testimoni ascoltati dagli investigatori, tra cui potrebbero esserci le due minorenni molestate. La procura non ha confermato l’identità di questi nuovi testimoni, ma i media sembrano certi che si tratti di loro.

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