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Giappone-Usa: ministri Difesa, ‘alleanza ancora più solida’

La ministra della Difesa nipponica Tomomi Inada e il segretario alla Difesa statunitense Jim Mattis. KEYSTONE/AP POOL European Pressphoto Agency/FRANCK ROBICHON sda-ats

(Keystone-ATS) “Il Giappone avrà un ruolo sempre più decisivo all’interno dell’alleanza strategica con gli Stati Uniti”.

Lo ha detto la ministra della Difesa nipponica Tomomi Inada, durante la conferenza stampa che ha seguito l’incontro di 90 minuti con il segretario alla Difesa statunitense, Jim Mattis, al termine della visita di due giorni a Tokyo.

Inada ha detto che l’intesa tra i due Paesi serve ad assicurare pace e stabilità nella regione dell’Asia-Pacifico e che il Giappone e gli Stati Uniti rafforzeranno il complesso di forze e mezzi deterrenti per fronteggiare ogni contingenza.

Il segretario alla Difesa Usa ha ribadito che la situazione geopolitica dell’area è soggetta a numerosi cambiamenti, con la minaccia nucleare proveniente dalla Corea del Nord e le insidiose attività marittime di Pechino nel Mar della Cina orientale. Riguardo alla disputa territoriale sulle isole Senkaku – che il Giappone controlla e che la Cina rivendica – Mattis ha indicato che l’articolo 5 del trattato bilaterale sulla sicurezza obbliga gli Stati Uniti a difendere il Giappone.

Durante l’incontro si è anche discusso del trasloco della contestata base militare di Futenma a Okinawa, su un’altra località meno popolata al centro dell’isola. A questo riguardo, la questione di una eventuale revisione dei contributi da parte di Tokyo per il mantenimento delle truppe Usa, non è stato affrontato, ha detto la ministra Inada. Al contrario, Mattis si è riferito al Giappone come un modello da seguire per le altre nazioni, ‘lodando’ l’incremento del budget della Difesa sotto la guida del premier nipponico Shinzo Abe.

Durante la campagna presidenziale Donald Trump aveva reclamato un maggiore esborso del Giappone per ospitare il contingente militare statunitense, arrivando a dire che se fosse necessario i Paesi alleati avrebbero dovuto dotarsi del proprio arsenale nucleare.

Attualmente, in base al trattato di sicurezza tra Tokyo e Washington, gli Stati Uniti mantengono una presenza di 54.000 militari in Giappone, la metà dei quali sono dispiegati sull’isola di Okinawa, a sud ovest dell’arcipelago.

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