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Gonfiata con successo la casa spaziale agganciata alla Iss

Il modulo BEAM attacato a ISS. KEYSTONE/AP NASA sda-ats

(Keystone-ATS) È stato gonfiato con successo il modulo Beam (Bigelow Expandable Activity Module), la casa gonfiabile agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss).

Esso verrà sperimentato nei prossimi due anni dagli astronauti, che dovranno verificare la possibilità che possa diventare una base per le future colonie umane su Luna e Marte.

Dopo il primo tentativo fallito lo scorso 26 maggio, e aver analizzato e risolto i problemi che avevano impedito al modulo di gonfiarsi, la Nasa, Bigelow Aerospace e l’astronauta della Nasa, Jeff Williams sulla Iss, hanno lavorato tutto il giorno per completare le operazioni, iniziate alle 9.04 del mattino (le 15.04 svizzere), e conclusesi alle 16.10 (le 22.10 svizzere).

Beam alla fine ha raggiunto il suo diametro finale di 3,22 metri e una lunghezza di 4 metri, e rimarrà agganciato alla Iss per un periodo di prova di due anni, per testarne il funzionamento in condizioni di microgravità.

Dopo l’installazione, Beam fornisce un volume di 16 metri cubi (4,5 volte rispetto a quello iniziale), l’equivalente di una tenda familiare da campeggio. Durante la missione di prova, gli astronauti entreranno nella nuova ‘stanza’ per alcune ore, tre o quattro volte all’anno, per recuperare i dati forniti dai sensori che permetteranno di valutare le condizioni del modulo.

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