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Impressum: maggiore sostegno a media e critiche a Turchia

(Keystone-ATS) Confederazione, Cantoni e comuni dovrebbero sostenere direttamente progetti redazionali lanciati da singoli media. La richiesta viene dal sindacato dei giornalisti Impressum, secondo cui bisognerebbe poter detrarre dalle imposte i costi per gli abbonamenti a giornali.

In una risoluzione al Consiglio federale e al Parlamento approvata oggi durante l’assemblea dei delegati svoltasi a Brunnen (SZ), Impressum rileva che “ciò fornirebbe un ulteriore incentivo a informarsi e a sostenere nel contempo le redazioni che forniscono contibuiti di alta qualità”, si legge in una nota diffusa al termine dell’incontro.

Il sindacato di categoria si aspetta che la politica, di fronte alla difficile situazione finanziaria dei media, diventi consapevole delle proprie responsabilità. Accanto a un appoggio indiretto al settore bisognerà pensare anche ad aiuti diretti per i progetti redazionali, “per sostenere un giornalismo indipendente e libero a livello di etica professionale”. Tutto ciò nell’ottica della liberà di stampa e di conseguenza “del diritto fondamentale dei cittadini alla libertà di informazione”.

In una seconda risoluzione i delegati di Impressum hanno chiesto al governo turco di dare prova di “rispetto nei confronti della liberà di stampa” e hanno espresso delusione per “la reclusione di 142 giornalisti in Turchia”.

I delegati condannato anche le critiche mosse al quotidiano “Blick” da parte della Turchia. Il giornale zurighese qualche giorno fa aveva pubblicato il suo appello anti Erdogan chiedendo alla comunità turca in Svizzera di “rispettare i nostri valori” di libertà. Il quotidiano aveva anche ammonito a “tornarsene in patria in modo coerente” chiunque “approfitti qui della libertà e dello stato di diritto e nello stesso tempo voglia abolirli in patria” per introdurvi “un regime dittatoriale”.

L’appello non era passato inosservato in Turchia: il ministero degli esteri di Ankara aveva reagito con un comunicato dai toni adirati, denunciando “nel modo più aspro” le “parole oltraggiose” del “Blick” nei confronti di Erdogan e definendo “inaccettabili” le “accuse e asserzioni” del quotidiano zurighese, che a suo avviso “non hanno nulla a che fare con la libertà di stampa né con il giornalismo”.

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